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 ITALIA - ITALIA - Italia. Associazione Brunetta nata per le staminali adulte
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Articolo di Donatella Poretti
17 febbraio 2005 17:46
 
Nuova puntata della saga -tutta italiana- staminali adulte versus staminali embrionali.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, la storia e' che i contrari alla ricerca con le staminali embrionali -ciascuno con i suoi buoni e legittimi motivi- cerca non solo di rilanciare la ricerca con le staminali adulte, ma anche di far passare la tesi che la ricerca con quelle embrionali, al momento, e' inutile quantomeno per l'assenza di terapie.
Per quanto riguarda il gruppo contrapposto -quello dei favorevoli alla ricerca con le staminali embrionali, al quale ci onoriamo di appartenere- non vale la tesi opposta e contraria. Nessuna contrarieta' e delegittimazione alla ricerca con le staminali adulte, che e' anzi la benvenuta, che va incoraggiata e finanziata. Semplicemente e' una ricerca diversa, simile, ma diversa.

E cosi' e' nata una nuova associazione che come obbiettivo si da' quello di garantire un'informazione corretta, soprattutto nel contesto dell'attuale dibattito referendario, e fare chiarezza sul fatto che le cellule staminali embrionali, che al momento non sono utilizzate in alcuna terapia neppure sperimentale, non rappresentano comunque "la panacea contro le malattie incurabili".
Il virgolettato e il significato sono da attribuirsi al ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi e dal co-direttore dell'Istituto per la ricerca sulle cellule staminali del san Raffaele di Milano, Angelo Vescovi.
Sono le cellule staminali adulte, e non quelle embrionali, la via concreta e comprovata scientificamente per la cura di numerose malattie. Lo dimostrano alcune terapie gia' in uso e la ricerca, in questo campo, e' estremamente promettente. Ad affermarlo, contro il "clamore ingiustificato" e "l'informazione deviante" circa l'uso delle staminali embrionali, sono stati il 4 febbraio scienziati e politici in occasione della presentazione dell'associazione 'Loris Brunetta' per la ricerca sulle cellule staminali adulte.
"L'associazione che abbiamo costituito -ha spiegato Loris Brunetta, talassemico e primo promotore dell'iniziativa- si propone di dare una corretta informazione alla popolazione riguardo alle possibili cure, alle terapie attuali delle malattie genetiche e, soprattutto, di potenziare e indirizzare al massimo le risorse economiche alla ricerca sulle cellule staminali adulte, correggendo l'errata informazione per cui solo le staminali embrionali siano determinanti per la cura di milioni di malati e che lo stop della legge 40 sulla procreazione alla ricerca in tale campo rappresenti una condanna per tanti pazienti; Niente di piu' falso e distorto".
Dunque, 'si'' alla ricerca sulle staminali adulte -prelevate cioe' dai tessuti adulti, da feti abortiti o da cordone ombelicale- e 'no' all'uso indiscriminato delle staminali embrionali: una posizione non ideologica ma supportata dalle evidenze scientifiche, ha sottolineato Giovanardi. Mentre sulle staminali adulte, ha affermato il ministro, "si ottengono, infatti, risultati straordinari per la salute dei pazienti, sulle embrionali finora non e' stato raggiunto alcun risultato concreto, con il rischio di dirottare risorse su un binario morto e con tutti i problemi che nascono dall'eliminazione di fatto di esseri umani in divenire. Tutto cio' va spiegato, sulla base di una solida documentazione scientifica, contro le informazioni false propagandate da altri".
Una linea pienamente condivisa da Vescovi, tra i fondatori dell'associazione, che ha ribadito come l'embrione non possa essere considerato "un semplice grumo di cellule", ma sia "vita" e come tale vada rispettato.
Il punto, ha aggiunto Giovanardi, e' che le staminali adulte rappresentano "una concreta risposta alle esigenze di milioni di malati con prospettive di applicazione molte piu' vicine e praticabili e, al contempo, il loro utilizzo non lede, non sopprime e non danneggia nessun altro essere umano in qualunque stadio del suo sviluppo. L'opinione pubblica va quindi informata correttamente, cosa che non sta accadendo".
E gli effetti di tale informazione "spesso distorta" sono stati illustrati dallo stesso Vescovi: "Ad oggi non esiste ancora alcuna terapia che utilizzi staminali embrionali ma l'effetto di questo clamore mediatico e' che molti pazienti pensano invece che tali terapie siano gia' disponibili, ma non in Italia. Dunque, anche in questo campo, e' in crescita il fenomeno dei viaggi della speranza all'estero, dove pazienti ignari si sottopongono ad interventi di trapianto estremamente dubbi e improbabili con un unico risultato: nessun beneficio effettivo, ma un portafoglio sicuramente alleggerito".
Ma la tesi a favore della ricerca sulle staminali adulte parte anche da un'altra considerazione: queste cellule, ha spiegato Vescovi, sono gia' utilizzate per terapie contro ad esempio le leucemie, i linfomi o le lesioni ossee e degli occhi e sono in corso vari studi per utilizzi futuri. Le staminali embrionali invece, oltre a non esserci ancora evidenza della loro effettiva efficacia, "dovrebbero essere prelevate da embrioni creati appositamente, con un enorme problema etico: l'embrione rappresenta, infatti, uno dei tanti stadi della vita umana e non puo' essere definito un semplice 'grumo di cellule', come lo e' ad esempio un tumore".
Non si tratta di un approccio "oscurantista", tengono pero' a precisare i promotori dell'associazione, ma di una realta': la preoccupazione e' infatti quella che le scarse risorse disponibili vengano destinate alla ricerca sulle staminali embrionali anziche' alle piu' promettenti staminali adulte. Lo ha sottolineato anche il presidente dei medici cattolici Domenico Di Virgilio: "E' del tutto fuorviante fomentare le speranze che nell'immediato le cellule staminali embrionali possano dare risultati maggiori, ed il rischio e' invece quello di bloccare la ricerca in un capo molto piu' promettente e concreto. Ad ogni modo, contro ogni problema etico le embrionali potrebbero ad esempio essere studiate negli animali, oppure negli embrioni soprannumerari non piu' vitali". Insomma, il messaggio e' chiaro: "I diritti e le legittime speranze del malato si possono coniugare con il rispetto della vita, rappresentata dell'embrione. E la risposta sono, appunto, le cellule staminali adulte".

Le affermazioni del professor Angelo Vescovi "spazzano via le menzogne dei referendari", ha affermato il responsabile di An per la famiglia Riccardo Pedrizzi. "E' meritoria l'iniziativa di costituire un'associazione per la ricerca sulle cellule staminali adulte come quella intitolata a Loris Brunetta, presidente dell'Associazione ligure thalassemici, una persona affetta da una malattia genetica che difende la legge sulla procreazione medicalmente assistita". Questa associazione ed iniziative analoghe "dovranno servire a far capire che non c'e' solo Coscioni e non ci sono solo i 'soliti' esperti. Si tratta di smascherare e confutare le menzogne, le falsita', le mistificazioni e le imposture propagandistiche dei nemici della legge 40, mettendo bene in chiaro quali sono i termini della questione". E le affermazioni di Vescovi, uno dei massimi esperti in questo campo, laico e non cattolico, ha proseguito, hanno proprio questo valore: "far comprendere che i referendari sono degli impostori che illudono e ingannano i malati: Affermare infatti che 10-12 milioni di pazienti afflitti dalle piu' diverse patologie guariranno come per incanto grazie alla ricerca sulle cellule staminali embrionali e' una colossale e ignobile falsificazione". La verita', ha incalzato Pedrizzi, "e' che con le cellule staminali embrionali non e' stato ancora possibile curare nessuno, a differenza di quello che succede per le staminali adulte". Per tutte queste ragioni, ha concluso l'esponente di An, "e' infame strumentalizzare, far leva sul dolore del malato, promettendo il risultato di sconfiggere la malattia, a patto di calpestare la vita umana".

"Tanti auguri al Ministro Carlo Giovanardi e al Professor Angelo Vescovi per la neonata associazione Loris Brunetta", dichiara Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni. "Il noto scienziato Giovanardi dovra' spiegare ai 78 Premi Nobel firmatari dell'appello di Luca Coscioni contro la messa al bando della clonazione terapeutica, e ai ricercatori di tutto il mondo impegnati nella ricerca sulle cellule staminali embrionali, che la loro insistenza e', da un punto di vista scientifico, infondata. Il professor Angelo Vescovi dovra' invece spiegare perche', avendo lui pubblicamente affermato di essere favorevole alla ricerca sugli embrioni sovrannumerari altrimenti destinati a distruzione, preferisce annunciare la propria astensione a quel referendum che tale ricerca consentirebbe. A entrambi, e a Loris Brunetta, voglio dire che si stanno occupando di un fantasma da loro stessi creato. Nessuno di noi radicali e di noi referendari ha mai affermato che milioni di malati "stanno morendo perche' non si puo' fare ricerca sulle cellule staminali embrionali". Abbiamo semmai sottolineato la "SPERANZA" che viene dalla ricerca, da tutta la ricerca, sia quella sulle staminali adulte (che andrebbe certamente potenziata), sia quella sulle cellule staminali embrionali, attualmente proibita in Italia. Chi nega quella speranza si assume la responsabilita' del rischio (non della certezza, ma del rischio si') di ritardare di anni o decenni delle eventuali scoperte da parte di scienziati italiani, e dunque di eventuali cure, rischiando dunque di provocare la morte dei malati di oggi o di domani. Dispiace infine che il Professor Vescovi accetti di mettere in contrapposizione questi due tipi di ricerca, e quindi di censurare il fatto che la ricerca sulle staminali embrionali sta gia' oggi fornendo informazioni preziose per tutta la ricerca, anche per quella sulle staminali adulte. Se l'obiettivo dell'associazione Loris Brunetta e' quello di fornire "corretta informazione", non poteva esserci inizio peggiore" .

Silvio Viale, membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani, dichiara: "Come medico, vorrei che il biologo Vescovi spiegasse le differenze tra le cellule staminali di un embrione e quelle di un adulto, poiche' entrambe hanno lo stesso patrimonio genetico umano, entrambe sono cellule vive ed entrambe sopravvivono solo in coltura. Che l'embrione sia vita, non e' quindi un concetto biologico, a prescindere dalle convinzioni religiose o filosofiche, ma solamente un'affermazione arbitraria ed oscurantista, che deriva proprio da convinzioni religiose o filosofiche. Infatti, la vita di un embrione di 4 o 8 cellule, anche in funzione della potenzialita' evolutiva, esiste solo se funzionalmente collegata ad un corpo femminile, cioe' nell'impianto materno, essendo la coltura solo una fase temporanea, a scadenza. La conferma, che le osservazioni di Vescovi sull'inutilita' della ricerca sulle cellule staminali embrionali siano poco convincenti, viene proprio dal commento del suo amico Giovanardi, il quale, piu' prudentemente, osserva che non hanno risultati "per ora". Per il resto, sia Vescovi che Giovanardi, interpretano a modo loro le posizioni dei radicali. E' falso, come dice Giovanardi, che noi vogliamo convincere la gente che nel resto del mondo siano attualmente disponibili possibilita' di cure. Come e' falso quello che ci attribuisce Vescovi, e cioe', che senza la ricerca e sperimentazione delle cellule staminali embrionali si lascerebbero morire tante persone affette da malattie genetiche. Quello che noi diciamo e' molto semplice. Noi riteniamo che sia una follia rinunciare alla ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali, per un veto politico e religioso, senza che ne sia dimostrata l'inutilita'. In questo siamo confortati dal fatto che prosegua in altri paesi. Non possiamo essere certi dei risultati, ma senza ricerca siamo certi che non ci sara' mai alcun risultato. Mi dispiace che l'Associazione Loris Brunetta nasca all'insegna del piu' antistorico oscurantismo, perche' e destinata a seguire le orme di tutti coloro che nei secoli si sono opposti al progresso della medicina. Che abbiano torto lo dimostra, infine, il fatto che vogliono boicottare il referendum, consci che le loro deboli argomentazioni non sarebbero in grado di abbindolare gli elettori".

Per parte nostra, e per fare chiarezza sulle staminali embrionali e sugli studi realizzati fino ad oggi vi rimandiamo alla lettura di un articolo pubblicato nel numero del 7 gennaio 2005: A cosa servono le staminali embrionali? Dalle polemiche agli studi, clicca qui
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