Siamo al capolinea? Puo' darsi. E' cio' che preconizza il quotidiano "la Repubblica" nella sua edizione odierna: Patrizio Civili sarebbe il successore di Pino Arlacchi alla guida dell'Undcp.
Il prefetto Gianni De Gennaro, che sembrava in pol position, lo era davvero, tant'e' che ha rifiutato per continuare la sua opera come capo del Dipartimento di pubblica sicurezza al Viminale. Cosi' come aveva rifiutato Giandomenico Picco, rappresentante personale del segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan. Mentre la candidatura di Leoluca Orlando, l'ex-Sindaco di Palermo, sembra tramontata del tutto perche' non gradita soprattutto a quel Governo italiano che e' il principale sponsor (economico) dell'Undcp, e per cui si e' "meritato" il diritto di designare un italiano al maggior posto di responsabilita' per la lotta Onu contro la droga.
Patrizio Civili, 56 anni, presta la sua opera all'Onu dal 1969, ed e' il diplomatico italiano piu' alto in carica all'Onu, dopo la vicepresidenza di Pino Arlacchi, guidando il Segretariato Generale dell'Ufficio Esecutivo del Segretario Generale.
Su Patrizio Civili, per ora, non c'e' certezza, ma una buona informativa giornalistica, per cui e' sempre meglio aspettare una conferma definitiva per valutare il tipo di scelta. Certamente cio' che ci sara' da fare all'Undcp, non crediamo possa molto discostarsi da quanto e' stato ed e' messo in opera da Pino Arlacchi (peggio di quanto abbia fatto lui, non per onorare il suo ufficio, ma per la lotta alla droga, crediamo sia difficile .. ma tutto e' possibile), ma conoscendo il diplomatico Patrizio Civili, solo per il fatto che e' stato tale, non possiamo ipotizzare.
Comunque dovremo aspettare, perche' Pino Arlacchi continuera' a guidare l'Undcp fino alla fine del prossimo giugno 2002, e solo allora ci sara' il nuovo insediamento. Ed e' proprio su questo, su cio' che ci dira' il nuovo direttore dell'ufficio di Vienna per la lotta alla droga del suo futuro impegno, che potremo valutare continuita' e novita'. Per quanto queste ultime ci possano essere in un organismo internazionale che ha deciso di combattere la droga usando metodi che, fino ad oggi, hanno solo rafforzato l'esistente (coi tragici risvolti del finanziamento terroristico).