Per la prima volta approda al Parlamento Italiano, in modo esplicito e senza le abituali voci di corridoio, la questione della presidenza di Pino Arlacchi all'Undcp. E' grazie ad una interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri da parte del senatore Aventino Frau (Forza Italia), vicepresidente della commissione Esteri del Senato.
Lo spunto e' dato dalle voci sempre piu' insistenti su una probabile nomina di Arlacchi al costituendo organismo Onu per la lotta al terrorismo (incarico per cui, lo stesso Arlacchi accetterebbe un rinnovo della sua direzione all'Uncdcp solo fino a giugno, proprio quando questo nuovo organismo dovrebbe entrare in funzione). Il senatore Frau chiede che il Governo non appoggi Arlacchi, perche' "ha piu' volte manifestato pubblicamente le sue posizioni di netto contrasto e antagonismo nei confronti dell'attuale maggioranza e in particolar modo nei confronti dell'attuale presidente del Cosnsiglio".
Lo spunto, al sen.Frau, e' dato anche dalle denunce fatte dal partito radicale su Arlacchi, grazie alle quali e' stata messa in discussione l'efficacia dell'opera del direttore dell'Undcp nella lotta alla droga; una cattiva considerazione che -a detta di Frau- sarebbe tale anche da parte della Casa Bianca.
Ovviamente, non poteva mancare un richiamo al ministro degli Affari Esteri Renato Ruggiero "che avrebbe promesso il proprio appoggio nel sostenere Arlacchi alla nomina quale responsabile dell'organismo Onu contro il terrorismo". E qui, forse, il sen. Frau fa un po' di confusione, perche' il ministro Ruggiero -almeno per il momento- sembra si sia adoperato solo per il rinnovo di Arlacchi nell'incarico di direzione nell'Undcp ... forse ci siamo persi qualche puntata?
Per concludere, il sen. Frau dice quello che ognuno puo' aver pensato, ma che non si capisce perche' fino ad oggi non sia mai stato detto (negli ambienti istituzionali e pubblicamente), e chiede se "il Governo non disponga di persone idonee per ricoprire cosi' prestigiosi incarichi che devono essere finalizzati a politiche condivise".
La storia -diciamo finalmente- esce dalle voci e dalle rivelazioni e "scooppettini" di questa o quell'altro giornale e/o agenzia, ed entra dal portone in Palazzo Madama. Aspettiamo le reazioni.