
Negli ultimi anni, le criptovalute e la tecnologia blockchain hanno guadagnato crescente attenzione in Italia, sia tra gli investitori privati che tra le aziende.
Tuttavia, il settore sta attraversando una fase di rallentamento, con segnali contrastanti tra l'adozione da parte del pubblico e gli investimenti nelle infrastrutture tecnologiche.
Secondo una ricerca condotta da
Bva Doxa per l'Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano, nel 2024 circa 2,7 milioni di italiani (pari al 7% della popolazione internet tra i 18 e i 75 anni) possiedono crypto-asset.
Questo dato rappresenta un calo rispetto ai 3,6 milioni del 2023, con una diminuzione dell'11%. L'85% dei possessori di criptovalute detiene meno di 5mila euro di controvalore, mentre il 57% ha un portafoglio inferiore a 1.000 euro.
Inoltre, il 65% degli intervistati dichiara che i crypto-asset rappresentano al massimo il 10% del proprio portafoglio, mentre solo il 15% ha un'allocazione superiore al 30%.
L'interesse verso futuri acquisti è anch'esso in calo: dal 20% del 2023 si è scesi al 17% nel 2024, mentre la percentuale di chi ha posseduto criptovalute in passato è leggermente aumentata, passando dal 10% all'11%.
Nonostante la flessione, il fenomeno rimane rilevante: circa 13 milioni di italiani hanno posseduto, possiedono o vorrebbero possedere questi strumenti finanziari. (Askanews)
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