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Messico. Continua il dibattito per regolamentare l'eutanasia
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Articolo di Rosa a Marca
3 agosto 2007 0:00
 
Alla Camera dei Deputati si prospetta la necessita' di riavviare il dibattito legislativo intorno all'eutanasia per depenalizzarla e definirla chiaramente nelle leggi messicane. Nel Paese l'eutanasia non e' stata regolata; la si considera omicidio per omissione ed e' punita da uno a cinque anni di carcere malgrado che non sia definita espressamente nel Codice Penale Federale, sostengono legislatori ed esperti. Il presidente del Comitato del Centro di Studi Sociali e dell'Opinione Pubblica (CESOP), Salvador Barajas del Toro, ha spiegato che provocare azioni che possano dar luogo alla morte di un paziente e' ancora controverso, e che esistono dei vuoti legali derivati dalla difficolta' di parlare di questo tema e, soprattutto, per trovare un accordo. Incontrandosi con bioeticisti dell'Unesco, il legislatore del PRI ha sostenuto che l'informazione servira' per prendere le decisioni opportune affinche' le commissioni comincino a dibattere i pareri sull'eutanasia per riformare gli articoli pertinenti. In questo senso, la deputata dello stesso partito Beatriz Pages Llergo Rebollar ha affermato che il tema e' complesso e controverso, per cui dovra' essere sottoposto a un ampio dibattito nazionale che veda una partecipazione plurale e multiculturale. Sono in gioco il diritto alla vita, l'autodeterminazione, il principio di dignita' e la potesta' di una morte dignitosa, ha affermato. Il direttore di Studi Sociali del CESOP, Francisco Sales Heredia, ha sostenuto che, malgrado non esista una definizione esatta di eutanasia, quasi tutti gli esperti concordano sulla spiegazione di un atto medico che, con il consenso del paziente terminale, eviti la sofferenza e acceleri la morte. Ha detto che la maggioranza dei Paesi dove si e' legiferato in materia, generalmente si distingue tra eutanasia e altri tipi d'intervento che possono portare alla morte del paziente. Per la direttrice di Doctorado en Bioetica y Biojuridica dell'Unesco, Maria Dolores Vila Coro, l'eutanasia e' una pratica che la maggioranza dei medici rifiuta giacche' si tratta di un atto deliberato per porre fine alla vita di un paziente. In contrapposizione, il bioeticista Horacio Garcia Romero ha sostenuto che la realta', quanto meno in Messico, e' molto differente da quella esposta dalla rappresentante dell'Unesco. "Circa il 45 per cento dei pazienti muore in terapia intensiva; in questi reparti i medici si preoccupano molto che il paziente terminale non soffra inutilmente di dolori cronici, per cui applicano l'eutanasia passiva".
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