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Migranti, fumo negli occhi e drammi in corso
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7 novembre 2022 12:12
 
 Abbiamo poco da aggiungere allo sdegno per la squallida situazione che si è creata al porto di Catania per lo sbarco di migranti che, grazie al ministro dell'Interno e al governo, dovrebbero essere selezionati in base all'urgenza dei bisogni specifici di ognuno di essi, rimandando indietro quelli che non vi rispondono. Al rifiuto del comandante della nave che ha rispettato le "leggi del mare" salvando e portando in porto tutti senza fare specifici "pedigree" e al conseguente braccio di ferro anche legale, vedremo quali saranno i risultati.

Ci preme sottolineare che siamo anche qui di fronte a fatti simbolici che, di per sé, non implicano disagi e pericoli per il nostro territorio e regime.

E' stato così quando il governo si è detto disponibile (proposta della Lega di Salvini) ad aumentare la soglia per i pagamenti in contanti, ed altrettanto col provvedimento contro i rave-party. Solo atti a simboleggiare prove di forza ideologica e arroganza del comando (anche se ricevuto dagli elettori).

I migranti, a confronto col fenomeno mondiale ed europeo, non sono il problema che ci viene presentato a giustificazione di prove di forza che, nello specifico, sembrano cozzare con principi base costituzionali e leggi.
Al 4 novembre di quest'anno i migranti sbarcati in tutto il 2022 sono meno di 90mila, mentre in Europa (fino al 31 ottobre) sono quasi 150mila. Hanno quindi ragione al governo? Per niente, visto che quest'anno di tutte queste persone, ben 114mila hanno fatto domanda di asilo in Germania e solo 37mila in Italia. Siamo quindi un Paese di transito. A questo si aggiunga che i migranti ucraini in fuga dall'invasione di Putin ad oggi, in Europa, sono quasi 7millioni e 800mila, e poco più di 170mila sono in Italia, quasi 1milione e mezzo in Polonia, più di 1 milione in Germania e quasi mezzo milione nella Repubblica Ceca (qui i particolari).

Questo a significare che i problemi di accoglienza per la situazione oggettiva in corso (fuggiaschi ucraini e migranti), lambiscono marginalmente il territorio italiano. L'impegno delle nostre autorità  c'è ma per una quantità  che, se fosse ai livelli dei nostri partner Ue, avremmo ben altri problemi. Insomma, stiamo dando il nostro contributo su dei numeri molto piccoli. Solo che al governo ci vogliono far credere che siamo invasi e che rispettando la legge - dicono al governo, tutto da dimostrare - stiamo dando il meglio di noi stessi anche coi fatti in corso al porto di Catania.

Sui migranti sono anni che va avanti questa storia dell'invasione. Chi ce la propina vorrebbe che in Italia entrassero solo i migranti in regola... e fa orecchie da mercante sul fatto che le regole che abbiamo sono ridicole (migranti entrano in regola solo se hanno già  un lavoro in Italia) e superate/travolte dalla guerra in Ucraina (per cui sono state fatte norme specifiche dai governi precedenti) e dal globale scombussolamento economico e climatico.

Il problema è che nelle ultime elezioni gli elettori hanno dato credito a queste menzogne sull'invasione e alle promesse elettorali che l'Italia diventerebbe "felix" se chiusa in una sorta di fortino per far fronte alla crisi europea e mondiale (1).

La situazione è drammatica, soprattutto perché oltre che a giocare sulla nostra sicurezza ed economia, si nasconde e si ignora il fatto che "nostra" non vale per l'Italia, ma per l'Europa e tutto il Pianeta.


1 - proprio come le menzogne grazie alle quali i britannici hanno approvato la Brexit e che oggi li ha scagliati in una delle loro peggiori crisi del secolo.
 
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