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 MONDO - MONDO - Mondo. Clonazione umana riproduttiva da proibire
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Articolo di Rosa a Marca, Cinzia Colosimo e Donatella Poretti
9 gennaio 2003 19:59
 
La clonazione umana riproduttiva deve essere vietata! Da diverse parti del globo si e' levato un coro di richieste in questa direzione. E in diversi hanno ricordato trattati e riferimenti legislativi gia' esistenti.
Cosi' da Bruxelles la Commissione Ue ha ricordato che la clonazione umana a fini riproduttivi e' proibita dall'articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. E il commissario alla Ricerca Scientifica, Philippe Busquin, ha precisato che la Commissione sta preparando un rapporto sulla clonazione umana per febbraio che potra' portare ad una nuova legislazione entro la fine dell'anno e "fara' il punto" sull'uso delle cellule staminali e la possibilita' di clonare embrioni umani per trarne cellule staminali (la cosiddetta clonazione terapeutica). "La clonazione a fini riproduttivi deve essere condannata non solo per ovvie ragioni etiche e di morale comune, ma anche perche' e' una pratica irresponsabile dal punto di vista scientifico" ha precisato Busquin.
A ricordare un altro tassello internazionale e' la ministra alla Salute spagnola Ana Pastor, citando la Conferenza Internazionale sulla Biotecnologia celebrata ad Oviedo, nel 1997 che si e' dichiarata contro la clonazione umana.
L'Unesco, l'organismo scientifico dell'Onu che si occupa dell'Educazione, della Scienza e della Cultura, e' intervenuto tramite il suo direttore generale, il giapponese Koichiro Matsuura, che ne chiede il bando ufficiale e internazionale. Matsuura segnala "l'urgenza di fare tutto il possibile, a livello nazionale e internazionale, per proibire tali pratiche, non solo rischiose sul piano scientifico, ma anche inaccettabili dal punto di vista etico". Ma il direttore dell'Unesco ricorda che gia' la Dichiarazione universale sul genoma umano e i diritti umani, adottata dall'Unesco nel 1997, condannava le "pratiche contrarie alla dignita' umana", e la clonazione umana, per Matsuura, ci rientra a pieno titolo.
La Corea del Sud cooperera' con gli Stati Uniti e con la FDA (Food and Drug Administration) sulle indagini che riguarderanno il braccio coreano della Clonaid, la Bio-Fusion Tech. La stessa FDA ha dichiarato il suo intento di voler "prima vedere e controllare se veramente c'e' stato un processo di clonazione, e poi stabilire se c'e' stata una violazione di qualche legge".
Sul fronte britannico la Royal Society, l'accademia scientifica indipendente inglese, ha dichiarato che tutte le nazioni dovrebbero introdurre una moratoria internazionale sulla clonazione riproduttiva, che pero' escluda la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Mentre l'Irlanda ha fatto sapere attraverso il suo Ministero della Salute, che vi e' l'urgenza di stabilire qualcosa di chiaro e preciso, che possa colmare il vuoto legislativo su questo tema.
Alle Nazioni Unite il testo che metta al bando a livello mondiale la clonazione umana riproduttiva e' comunque ancora fermo. Sollecitato da Francia e Germania, si e' bloccato per le pressioni dell'asse Usa-Vaticano, che vorrebbe includere nel divieto mondiale anche la clonazione terapeutica. Dopo l'annuncio della presunta prima bimba clonata dai raeliani, sia dalla Germania che dalla Francia si sono cosi' lanciati nuovi appelli in questa direzione. Il presidente francese Jacques Chirac ha fatto un richiamo a tutti gli Stati del mondo perche' si vada senza piu' indugi ad un accordo internazionale per la "proibizione universale" di quella pratica "criminale" che e' la clonazione umana a fini riproduttivi. "Una setta -afferma Chirac in una dichiarazione diffusa dall'Eliseo il 27 dicembre- pretende di essere all'origine della nascita di un bambino concepito per clonazione. Molti scienziati dubitano che cosi' sia. Ma qualsiasi sia la veridicita' dell'annuncio, l'occasione e' buona per rinnovare la condanna energica di tutte le ricerche riguardanti la clonazione umana riproduttiva e per riaffermare solennemente che per la Francia questa pratica, contraria alla dignita' dell'uomo, e' criminale". Chirac sottolinea che la Francia e la Germania hanno gia' depositato qualche mese fa alle Nazioni Unite una proposta congiunta per una "convenzione tesa alla proibizione universale della clonazione umana a scopi riproduttivi". A suo giudizio bisogna reagire senza indugi "contro i tentativi condotti da ricercatori che si sono allontanati dalla retta via". Il ministro della ricerca scientifica tedesco Edelgard Bulmahn (Spd) ha ribadito la richiesta di una messa al bando a livello mondiale della clonazione umana riproduttiva. "Noi siamo convinti che cio' sia il primo passo necessario per vietare a livello mondiale la clonazione riproduttiva", ha detto Bulmahn. A suo avviso il movimento contro la clonazione dev'essere su scala mondiale poiche' non ha senso se per la messa al bando si pronuncino solo dieci-quindici Paesi. Dal Giappone arrivano le prime risposte ufficiali. Il viceministro alla politica scientifica e tecnologica, Hiroyuki Hosoda, ha dichiarato la disponibilita' del suo Paese a lavorare in questa direzione, per preparare con altri Paesi un trattato internazionale.
Anche per la titolare del dicastero della Giustizia della Svizzera, Ruth Metzler, la nascita della bambina clonata e' una notizia terribile e chiede una messa al bando mondiale della clonazione riproduttiva, anche per salvaguardare la credibilita' della scienza. In Svizzera questo divieto e' contemplato dalla Costituzione. Pero' non basta: dev'essere internazionale.
Per parte sua Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, dopo l'annuncio dei raeliani sulla presunta nascita della prima bimba clonata, si era limitato a dire che per il lieto evento "non avrebbe inviato dei fiori".
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