Domani, 3 maggio, si svolgera' in piu' di 200 citta' nel mondo la consueta "Marijuana March", una tradizione che va avanti da piu' di trent'anni. Si svolgeranno manifestazioni in tutte le citta' statunitensi e canadesi, in quasi tutta l'Europa, in Australia e Nuova Zelanda, fino al Sudafrica e ad Israele.
In Italia, dopo la figuraccia dello scorso anno , il sito ufficiale, riporta di una manifestazione a Pordenone (?), e di una a Roma, organizzata tra l'altro da Fuoriluogo, dal Movimento di Massa Antiproibizionista e da altre ong, con il patrocinio del Comune ed in collaborazione con la Facoltà di Architettura Roma3 e la rete degli studenti universitari. Quella di Roma non sara' una vera e propria "marcia", come nel resto delle citta' ma una "collettiva d'arte antiproibizionista", con avvenimenti vari, che durera' tutta la settimana dal 3 al 10 maggio.
Ogni ulteriore commento sull'efficacia di una iniziativa del genere, tenuta nel chiuso del proprio "ghetto", al riparo dalla anche vaga possibilita' di informare qualcuno all'esterno (se si aspettano i media tradizionali, rischieremo la galera anche per una canna da pesca...), e quasi clandestina, mentre il Governo si appresta a varare le piu' stupide leggi antidroga che si possano pensare, e' superfluo.