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New York. Il grande business della detenzione
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Articolo di Alessandro Garzi
24 agosto 2001 17:55
 
Nello Stato di New York sono in vigore dal 1973 le leggi Rockfeller sulla droga.
Sono leggi piuttosto severe, che, in pratica, tolgono il potere discrezionale ai giudici, fissando delle pene detentive minime per possesso, uso e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il risultato e' che un detenuto su tre nello Stato, e' in quella condizione grazie alle leggi dell'allora governatore Rockfeller.
Politici ed avvocati si stanno dando da fare per restituire, almeno al giudice, la possibilita' di mandare il tossicodipendente verso il trattamento.
E qui cominciano i problemi.
Innanzitutto, nessun politico vuol mostrare di essere leggero con il crimine. Ma fin qui il tutto si ridurrebbe a politica di basso profilo, le vere ragioni del lassismo sull'abolizione delle leggi Rockfeller sulle droghe, vanno cercate in profili ben piu' bassi.
Punto primo, gli avvocati: per loro la riforma delle leggi sulla droga sarebbe un passo verso la disoccupazione, visto che si troverebbero meno clienti. Ma il problema della disoccupazione degli avvocati, e' niente, riguardo alla potenziale disoccupazione che potrebbe verificarsi nello Stato fuori dalla citta' di New York. Le prigioni sono, infatti, un ottimo mezzo per l'occupazione; ogni nuova casa di detenzione porta con se' un ottimo indotto e centinaia di posti di lavoro, spesso in zone depresse. Ed una popolazione pienamente occupata e', per i politici, una popolazione che di solito si lamenta meno. Senza considerare che per i politici, costruire una galera, non sempre, ma qualche volta. insomma, non sara' un'usanza solo italiana quella degli strani affari sulle opere pubbliche.
Altro punto "a favore" delle leggi Rockfeller. Queste cittadine che ospitano le galere, vedono aumentare la loro popolazione sia per i detenuti (per il Governo sono residenti nella citta' nella quale ha sede la prigione), sia per gli impiegati che si trasferiscono in questi luoghi per lavorarci. Con l'aumento dell'indotto, di conseguenza.
E queste leggi, evidentemente, sono ampiamente rispettate in queste comunita', visto che la maggior parte dei detenuti per droga viene dalla citta' di New York, e in misura superiore al 90%, dalle minoranze nere e latino-americane.
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