La cannabis terapeutica e' entrata nel mezzo del dibattito politico neozelandese. Il comitato parlamentare non ha ancora stilato la relazione finale, ma diversi membri, tra i quali il presidente Steve Chadwick, sono a favore dell'uso di cannabis come medicinale, e tutto lascia prevedere che ci possa essere una larga maggioranza a favore dell'inizio delle ricerche.
Il leader del United Future Party, Peter Dunne, e' invece contrario. Secondo lui discutere adesso della questione e' "prematuro": il comitato non ha ancora deciso niente, e una volta deciso, le raccomandazioni dovrebbero essere accolte dal Governo, "quindi -secondo Dunne- la strada e' ancora ben lunga". Questa sarebbe solo una opinione personale, se il suo partito non fosse nel pieno delle trattative per sostenere l'esecutivo, e gli accordi presi con il primo ministro Helen Clark, vogliono che "la cannabis mantenga il proprio status, compreso l'uso medico".
Per lo sviluppo della ricerca sulla cannabis terapeutica, spingono invece i Verdi, per bocca del deputato Nandor Tanczos: "Dunne vuole negare a migliaia di neozelandesi, un po' di sollievo dal dolore perche' si sta giocando la sua credibilita' politica sul mantenimento della legge attuale. Queste persone, al momento, rischiano la galera per curarsi".
Il ministro della Sanita' Annette King, dovrebbe avere a disposizione entro la fine dell'anno, un rapporto britannico sulle ricerche scientifiche per l'uso medico della cannabis.