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Pasqua 2019 - come un augurio
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Articolo di Annapaola Laldi
21 aprile 2019 11:00
 
 Ho scoperto di recente la poesia “Una volta sognai” di Alda Merini, che propongo qui sotto come buon auspicio per questa Pasqua e i giorni a venire.
Perché, mi sono chiesta, cosa c’è di più bello che essere strumento di salvezza per chi si trova in pericolo? Terra ferma per coloro che stanno per annegare, che consente loro di riprendere forze e ripartire alla ricerca della propria strada, della propria vocazione?
Nella ferma fiducia che anch’io, nel bisogno estremo, troverò soccorso da mani e volti sconosciuti.

 
Una volta sognai
di essere una tartaruga gigante
con scheletro d’avorio
che trascinava bimbi e piccini e alghe
e rifiuti e fiori
e tutti si aggrappavano a me,
sulla mia scorza dura.
Ero una tartaruga che barcollava
sotto il peso dell’amore
molto lenta a capire
e svelta a benedire.
Così, figli miei,
una volta vi hanno buttato nell’acqua
e voi vi siete aggrappati al mio guscio
e io vi ho portati in salvo
perché questa testuggine marina
è la terra
che vi salva
dalla morte dell’acqua.

 
 
Questa poesia, come si legge su “Lampedusa Today” fu scritta da Alda Merini per Lampedusa e fu letta la prima volta proprio a Lampedusa il 26 giugno 2008, durante l’inaugurazione della Porta d’Europa, monumento di Mimmo Paladino, sull’isola mediterranea.
 
 
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