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Le perturbazioni causate dalla COVID-19 e un forte mercato delle droghe implicano nuove minacce per la salute e la sicurezza in Europa. Rapporto EMCDDA
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Articolo di Redazione
22 settembre 2020 11:23
 
L’elevata disponibilità di tutti i tipi di droghe, la produzione di droghe in Europa e le sostanze estremamente potenti sono tra le preoccupazioni affrontate oggi dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) nella sua Relazione europea sulla droga 2020: Tendenze e sviluppi.

Nella sua ultima Relazione annuale, che segna 25 anni di sorveglianza, l’Osservatorio descrive la situazione delle droghe alla fine del 2019, insieme ai recenti cambiamenti determinati dalla pandemia di COVID-19 all’inizio del 2020. I nuovi sviluppi evidenziati nella relazione includono: i sequestri record di cocaina e di grandi quantità di eroina, un aumento della produzione di droghe sintetiche nonché preoccupazioni relative alla cannabis ad alto contenuto di THC, ai nuovi oppiacei sintetici e alle pasticche di ecstasy ad alto contenuto di MDMA. Basandosi sui nuovi studi rapidi dell’EMCDDA (primavera 2020), la Relazione passa in rassegna anche le perturbazioni causate dalla COVID-19 sul consumo e sul mercato delle droghe, che potrebbero avere ripercussioni a lungo termine per i servizi per le tossicodipendenze e le autorità di contrasto europee.
Si teme che i modelli innovativi di distribuzione delle droghe sviluppati durante il confinamento, insieme all’impatto economico della pandemia sulle comunità vulnerabili, si aggiungano alle sfide già poste da un’ampia offerta di droghe.
La commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson ha affermato: «La Relazione europea sulla droga 2020 sottolinea i pericoli che la produzione e il traffico di droghe illecite rappresentano per la salute e la sicurezza dei cittadini dell’UE. Il funzionamento dei lucrativi mercati delle droghe gestiti dai gruppi della criminalità organizzata nonché i livelli record di cocaina sequestrata unitamente ai sequestri di grandi volumi di eroina evidenziano la persistente minaccia rappresentata dai criminali che cercano di sfruttare le catene di approvvigionamento, le rotte dei trasporti e i grandi porti per il traffico di droghe. La maggiore disponibilità di tutti i tipi di droghe illecite aggrava i rischi per la salute. La nuova agenda e piano d’azione dell’UE in materia di droghe 2021-2025 fornisce il quadro politico e strategico per affrontare in modo efficace e globale le sfide in materia di sicurezza e salute pubblica legate alle droghe attraverso l’impiego di tutti gli strumenti pertinenti a livello locale, nazionale, dell’UE e internazionale.»

La situazione delle droghe in Europa fino al 2020: in evidenza
Nell’analisi di quest’anno sono stati individuati i seguenti «elementi chiave».

Aumentano le intercettazioni di importanti carichi di droghe — Un aumento dei sequestri di grandi quantità di cocaina, resina di cannabis e (in misura sempre maggiore) di eroina trasportata via mare crea preoccupazioni in merito alle infiltrazioni di organizzazioni criminali nelle catene di approvvigionamento legittime, nelle rotte dei trasporti e nei grandi porti.

La cocaina assume maggiore importanza nello scenario del problema delle droghe in Europa — La purezza della cocaina è aumentata e sempre più persone si sottopongono per la prima volta a trattamento. I sequestri di cocaina hanno raggiunto il livello massimo mai registrato (181 tonnellate, 110 000 sequestri).

Il potenziale incremento dell’uso di eroina e i danni già prodotti destano preoccupazioni — Il volume di eroina sequestrata nell’UE è quasi raddoppiato tra il 2017 e il 2018 (passando da 5,2 a 9,7 tonnellate) e giungono continue segnalazioni di produzione di eroina all’interno dell’Unione europea. Questo suggerisce che è necessaria una maggiore vigilanza, al fine di individuare eventuali segnali di crescita di interesse da parte dei consumatori per questa droga. L’accesso alle terapie sostitutive per la dipendenza da oppiacei continua a essere limitato in alcuni paesi.

Comprendere l’impatto sulla salute pubblica della cannabis ad alto contenuto di THC e dei nuovi prodotti — La resina di cannabis e la cannabis in foglie e infiorescenze hanno in media un contenuto di THC doppio rispetto a dieci anni fa. Ciò richiede un’attenta sorveglianza del mercato in un momento in cui stanno emergendo anche nuove forme di cannabis (ad es. concentrati di cannabis, cannabis commestibile).

La produzione di droghe in Europa aumenta e si diversifica — Continua in Europa sia la produzione di droghe tradizionali sia di nuove droghe, produzione destinata ai mercati locali e globali, e aumenta il numero di laboratori e siti di produzione individuati con una gamma più diversificata di sostanze chimiche impiegate.

La costante disponibilità di prodotti a base di MDMA ad elevata potenza evidenzia la necessità di sensibilizzare maggiormente i consumatori di droghe— L’innovazione e l’aumento della produzione di droghe sintetiche in Europa risulta evidente dalla costante disponibilità di pasticche ad alto contenuto di MDMA e di polveri ad elevata purezza, che rappresentano un grave rischio per la salute dei consumatori. Questo sottolinea la necessità di interventi che affrontino i danni da consumo di droghe in contesti ricreativi.

La crescente complessità del mercato delle droghe pone sfide normative e comporta rischi per la salute— Le sostanze meno comuni e non controllate sembrano costituire un problema di gravità crescente in alcuni paesi. Si registrano sequestri di quantità sempre più cospicue di ketamina, GHB e LSD e destano preoccupazione l’uso di ossido nitroso (gas esilarante) e delle nuove benzodiazepine.

Occorrono nuovi strumenti e strategie innovative per contribuire a migliorare il trattamento dell’epatite C — L’aumento dell’accesso di coloro che assumono droghe per via parenterale alla prevenzione, ai test e al trattamento per l’epatite C costituisce pertanto un requisito cruciale per l’eradicazione di tale infezione in questo gruppo. L’introduzione di migliori tecniche di diagnosi e sorveglianza per identificare le persone affette dal virus dell’epatite C cronica è importante al fine di poter erogare la terapia ai soggetti interessati.

L’overdose è sempre più frequentemente associata all’invecchiamento della popolazione— Tra il 2012 e il 2018 il numero di decessi per overdose tra gli ultra 50enni è aumentato del 75%; si stima che nel 2018, all’interno dell’Unione europea, si siano verificati 8 300 decessi da overdose. I decessi per overdose da oppiacei possono essere evitati attraverso la somministrazione tempestiva di naloxone.

Le nuove sostanze psicoattive (NPS) sono diventate un problema più persistente — Negli ultimi tre anni, sono state scoperte per la prima volta in Europa nuove sostanze psicoattive al ritmo di circa una alla settimana; nel 2019 sono state individuate 53 sostanze.

La comparsa di nuovi oppiacei sintetici è un preoccupante esempio della costante adattabilità del mercato — Nel 2019 sono stati scoperti per la prima volta otto nuovi oppiacei sintetici non controllati, alcuni derivanti da gruppi diversi e nuovi, sollevando nuove preoccupazioni per la salute pubblica.

Perturbazioni causate dalla COVID-19: sfide
Presentando i risultati degli studi rapidi dell’EMCDDA, la presente Relazione descrive in che modo i servizi per le tossicodipendenze sono stati costretti a chiudere, o a limitare la loro offerta, nel periodo iniziale di confinamento, riuscendo poi ad adattarsi e a introdurre innovazioni (ad esempio tramite la telemedicina) per fornire un rapido accesso ai trattamenti e ad altre forme di supporto. L’impatto iniziale della crisi sui modelli di consumo di droghe è stato misto, con segni di un calo di interesse per le sostanze comunemente usate in contesti sociali (ad esempio MDMA, cocaina), ma un apparente aumento dell’uso di altre sostanze in alcuni gruppi (ad esempio cannabis, nuove benzodiazepine). Inizialmente, le forniture di sostanze sui mercati locali della droga sono state interrotte, con conseguente carenza di offerta e prezzi più elevati, ma questa situazione potrebbe cambiare con l’allentamento delle misure di distanziamento sociale.

La Relazione rivela altresì come i gruppi della criminalità organizzata abbiano rapidamente adattato i loro modi operandi, in particolare a livello del commercio al dettaglio. Con lo spaccio di strada interessato dalle misure di confinamento, i consumatori e gli spacciatori hanno optato per l’uso dei mercati darknet online, delle piattaforme di social media e dei servizi di corrieri a domicilio. La sorveglianza del mercato della droga ha suggerito che, a livello di commercio all’ingrosso, il contrabbando attraverso il trasporto aereo di passeggeri ha subito un calo, mentre il traffico mediante trasporto marittimo è continuato a livelli pre-pandemia. Anche la produzione di droghe sintetiche e la coltivazione di cannabis in Europa non sembrano essere state gravemente colpite.
Il direttore dell’EMCDDA Alexis Goosdeel ha affermato: «La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto immediato e dirompente sul consumo di droghe, sull’offerta e sui servizi di vendita al dettaglio e ha messo in evidenza le particolari esigenze delle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti. Mentre l’impatto a lungo termine della pandemia resta da valutare, nel breve termine si notano già dei cambiamenti, come un maggiore interesse per l’uso delle tecnologie digitali nel mercato della droga e l’innovazione nel trattamento delle tossicodipendenze attraverso soluzioni di sanità elettronica e mobile (e-health e m-health). Tuttavia, man mano che le ripercussioni economiche della crisi si faranno sentire, il timore è che alcune persone nelle nostre comunità possano diventare più vulnerabili ai problemi droga-correlati e al coinvolgimento nel mercato della droga, il che potrebbe determinare una maggiore sollecitazione dei nostri servizi già sotto pressione. È essenziale quindi agire rapidamente per identificare e affrontare le nuove minacce che potrebbero emergere da questa situazione in rapida evoluzione.»
Laura d’Arrigo, presidente del consiglio di amministrazione dell’EMCDDA, ha concluso: «Mentre lanciamo la Relazione europea sulla droga di quest’anno celebrando i 25 anni di sorveglianza dell’EMCDDA, ci troviamo di fronte a una situazione impegnativa rispetto alle droghe, esacerbata dagli effetti della COVID-19. L’approccio europeo equilibrato al fenomeno droga è la chiave per rispondere alle complesse minacce alla salute e alla sicurezza poste dalle droghe illecite. La relazione odierna ci ricorda, più che mai, che una valutazione obiettiva della situazione delle droghe in Europa è fondamentale per individuare risposte efficaci e tracciare insieme il percorso da seguire.»


La Relazione europea sulla droga (in inglese) e una sintesi degli elementi chiave (in 24 lingue) sono disponibili all’indirizzo www.emcdda.europa.eu/edr2020.
I dati alla base della relazione sono disponibili nel Bollettino statistico 2020 www.emcdda.europa.eu/data/stats2020.
Il periodo di riferimento è fino alla fine del 2019.
 
 
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