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Prodotti finanziari e pubblicita' ingannevole. Decalogo Consob
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Articolo di Marianna D'Alessandro
1 aprile 2011 18:17
 
 A molti lettori sarà capitato di leggere brochure o vedere spot pubblicitari finalizzati a promuovere l'acquisto e la sottoscrizione di prodotti finanziari contenenti i termini “investimento semplice”, “investimento sicuro”, “cedole elevate”. Questa terminologia induce in errore il risparmiatore circa le caratteristiche, la natura e i rischi dei prodotti stessi.
A tutela degli investitori la Consob a gennaio ha avviato una consultazione col mercato che si è conclusa con la pubblicazione di una raccomandazione, recante data 24 marzo 2011, in cui vengono definite le linee guida che devono essere poste in atto nella promozione di obbligazioni e prodotti finanziari non azionari.
In detto documento si afferma che non sono in linea con la normativa (art 34 Regolamento Emittenti) i seguenti comportamenti:

1) l'uso di espressioni non pienamente conformi alle effettive caratteristiche dell'investimento, come ad esempio, l'uso di espressioni quali “investimento semplice”, “sicuro” o “senza rischio”

2) il ricorso a termini che enfatizzino i vantaggi connessi con l'investimento, omettendo gli eventuali rischi. Ad esempio: l'indicazione del tasso cedolare senza specificare l'esistenza di un rischio cambio; la mancata indicazione della natura subordinata del titolo...

3) l'utilizzo di modalità grafiche difformi per enfatizzare i vantaggi rispetto ai rischi;

4) nel caso si pubblicizzano più prodotti finanziari diversi, l'enfatizzare i vantaggi di alcuni di questi ingenerando così la convinzione che gli stessi siano applicabili a tutti;

5) l'evidenziare, anche con diverse modalità grafiche, i soli tassi cedolari massimi conseguibili quando la misura delle altre cedole è aleatoria;

6) l'utilizzo di denominazioni che possano risultare imprecise e potenzialmente idonee a indurre in errore gli investitori in merito alle principali caratteristiche del prodotto finanziario;

7) l'omessa indicazione, quando gli strumenti finanziari sono collocati direttamente sul mercato, della circostanza che il rendimento può variare in funzione del prezzo di negoziazione sul mercato;

8) l'omessa indicazione che il prodotto pubblicizzato non è destinato alla negoziazione in nessun mercato;

9) l'omessa menzione, nel caso si riporti il rendimento del titolo, che questo è a scadenza e se si configura al netto o al lordo di costi e/o oneri espliciti a carico dell'investitore

10) l'inserimento di informazioni, espressioni o termini che possano contraddire o integrare le informazioni riportare nel prospetto.

Per evitare di fare scelte inconsapevoli è buona norma sempre e comunque leggere attentamente il prospetto informativo e non farsi attirare dagli specchietti per le allodole.
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