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Referendum ‘Salviamo Firenze’. Firmare per discutere
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27 gennaio 2023 12:57
 
 E’ stato depositata la richiesta di due referendum cittadini con lo slogan “Salviamo Firenze”. Se ammessi dal Collegio degli esperti del Comune, le firme saranno raccolte tra marzo e giugno.

L’obiettivo è rendere vivibile il centro della città (e non solo) che - a detta dei promotori -, sarebbe diventato invivibile e solo per ricchi.
Il tema è di drammatica attualità e conveniamo con i promotori che esiste ed ha trasformato il centro storico in una sorta di parco per turisti. Argomento che viene sempre poco considerato dall’amministrazione e superato da altre urgenze tutte di immagine, di introiti economici “costi quel che costi” e bilanci che devono tornare. Il risultato è una notevole perdita di identità, con fuga dei residenti dal centro storico e la trasformazione di quasi tutte le case per abitazione in affitti di breve durata, con conseguente aumento sproporzionato dei prezzi per quei pochi che ancora resistono. Non ultime le denunce di associazioni di inquilini e studentesche per l'impossibilità di non doversi dissanguare per gli studenti fuorisede.

Lo strumento scelto, però, “lascia il tempo che trova”: approvato il quesito dal Comune, raccolte le firme, il risultato è che entro 30 giorni il consiglio comunale ne discuterà. L’attuale Sindaco, oltre ad aver ventilata l’ipotesi di una riforma del referendum per l’approvazione del proprio operato, non ha mai preso in considerazione l’istituzione di uno strumento che desse un reale potere alla eventuale approvazione del quesito (come accade per i referendum abrogativi nazionali). 
Il referendum è quindi solo consultivo. 

C’è, di conseguenza, poco da aspettarsi da una maggioranza di Palazzo Vecchio che non dimostra sensibilità sull’argomento dei due quesiti odierni (tante parole, tanti discorsi, ma la situazione è solo quella che - per esempio - si riscontra nella mangiatoia di via de’ Neri, nella trasandatezza di un centro senza servizi di ristoro e igienici, nel decremento di residenti dal centro).

Questi referendum - senza entrare nel merito degli specifici quesiti, ma considerando il loro argomento generale - sono buona occasione per discutere ancora degli specifici problemi della città. Quindi ben vengano e grazie ai promotori, e crediamo sia un bene firmarli e promuoverli.

 
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