testata ADUC
I ritorni storici della Borsa Italiana e quella statunitense: una bella differenza!
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Nicola Zanella
26 agosto 2009 0:00
 
Grazie ai dati raccolti dai tre economisti Dimson, Marsh e Staunton e pubblicati nel Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2009, è possibile confrontare i rendimenti reali annui totali, cioè considerando i dividendi, di numerose Borse a livello mondiale a partire dal 1900. Osservando il grafico costruito rielaborando i dati contenuti appunto nel GIRY 2009, si nota facilmente come l’investimento in azioni sia stato ben diverso da paese a paese. In alcuni, i ritorni azionari sono stati molto alti, in altri sono stati davvero bassi, comunque maggiori in questo lunghissimo periodo dei ritorni delle obbligazioni a breve e a medio-lungo termine nominali. Si veda il grafico seguente.


















Il mercato azionario australiano è stato quello che ha dato il ritorno maggiore e pari al 7,3% annuo, il mercato degli Usa, spesso preso come base per le ricerche in campo accademico è solamente in quarta posizione con un ritorno reale annuo del 6%, mentre l’Italia è in ultima posizione a pari merito con il Belgio, con un ritorno reale annuo pari all’1,9%. Quindi tra il mercato dell’Australia e quello italiano vi è stata una differenza del 5,4% annuo. Considerando la differenza di montante finale, il gap diventa ancora più impressionante: 1 unità di valuta locale investita nel 1900 in Australia a fine 2008 avrebbe raggiunto il valore di 2081, il medesimo investimento in Italia sarebbe stato pari solamente a 8.
Per comprendere ancora meglio le differenze tra i vari mercati azionari, vi propongo di seguito dei grafici realizzati dall’analisi del mercato azionario italiano e statunitense, il loser e uno dei winner del secolo scorso. Analizzando i ritorni azionari su archi temporali minori di un secolo, le differenze colpiscono ancora di più. Ho potuto realizzare i grafici seguenti grazie ai dati raccolti in Italia dall’Ufficio Studi di Mediobanca e negli Stati Uniti dal famoso economista Robert Shiller. Per motivi di spazio è possibile inserire in questo articolo solamente alcuni dei grafici che ho elaborato; nel sito www.bondreali.it nella sezione “Azioni” è possibile visionarne molti altri, con i ritorni azionari di altri mercati a livello mondiale per differenti orizzonti temporali.
In questi grafici è riportato il rendimento reale totale, ossia al netto dell’inflazione e comprendendo i dividendi, del mercato italiano e statunitense per periodi di 10 anni e 20 anni.







































































Nei due grafici seguenti si può confrontare il ritorno reale totale massimo e minimo per diversi archi temporali del mercato italiano e di quello statunitense.







Queste immagini credo che valgano più di mille parole. Ciò che si intuisce immediatamente è che purtroppo investendo in azioni, anche per periodi di alcune decine di anni può non esistere sempre l’happy end! O almeno, alcuni (gli investitori statunitensi) hanno potuto contare su di esso, altri (gli italiani) decisamente meno. Ciò non significa però che in questo nuovo secolo le cose non possano andare diversamente, con gli italiani nel ruolo dei fortunati e gli statunitensi in quello dei loser. Chi può dirlo?


Nicola Zanella, 27 anni, si occupa di ricerca finanziaria. Ha fondato il sito www.bondreali.it I suoi interessi di ricerca sono: la teoria dei mercati efficienti, la finanza comportamentale, l’equity premium e l’equity premium puzzle, la prevedibilita’ delle serie azionarie, l’effetto di diversificazione temporale delle azioni, l’asset allocation e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Puo’ essere contattato all’indirizzo E-mail: n.zanella (c-h-i-o-c-c-i-o-l-a) aduc (p-u-n-t-o) it, oppure usando la form per le domande  

 

Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS