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Salute globale. Nuove priorità: sessualità, fertilità e violenza di genere
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Articolo di Redazione
19 maggio 2018 18:26
 
 I Paesi di tutto il mondo dovrebbero adottare una più ampia definizione di salute e diritti sessuali e riproduttivi che vada oltre la prevenzione e la contraccezione delle malattie, includendo l'educazione sessuale, i servizi di fertilità e la consulenza per la violenza di genere.
Così conclude la nuova Commissione Lancet sulla salute e diritti sessuali e riproduttivi, guidata dal Guttmacher Institute (New York, USA), che per due anni ha elaborato un pacchetto di base di interventi per una nuova agenda globale sulla salute.
La Commissione Guttmacher-Lancet è composta da 16 esperti provenienti da Africa, Asia, Europa, Medio Oriente, Nord America e America Latina. Il diritto di controllare il proprio corpo, definire la propria sessualità, scegliere un partner e ricevere servizi confidenziali e di qualità, sono gli elementi fondamentali del suo rapporto, reso pubblico a Johannesburg, in Sud Africa, lo scorso 9 maggio.
"Le lacune nella salute e nei diritti sessuali e riproduttivi in tutto il mondo, influenzano notevolmente le comunità e le economie. Non dovremmo continuare a tollerare questo problema", afferma Alex Ezeh, co-presidente della Commissione ed ex direttore esecutivo del Centro di ricerca sulla popolazione e la salute in Africa.
"È tempo di eliminare queste ingiustizie con un approccio globale che non trascuri componenti critiche come l'accesso legale e sicuro all'aborto, la prevenzione del cancro per la riproduzione o il trattamento dell'infertilità", aggiunge Ezeh.
I commissari hanno invitato i governi ad affrontare le barriere implicite nelle leggi, nelle politiche, nell'economia e nelle norme, e i valori sociali che fanno continuare la disuguaglianza di genere e impediscono alle persone il riconoscimento dei propri diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva.
Ad oggi, le iniziative si sono essenzialmente concentrate sulla contraccezione, sulla salute materna e neonatale e sull'HIV/AIDS. Molti Paesi hanno compiuto notevoli progressi in questi settori, ma si tratta di progressi disomogenei e i servizi sono spesso di meno in termini di copertura e qualità.
"I corpi delle donne continuano ad essere campi di battaglia in cui le discussioni ideologiche vengono combattute con risultati devastanti", hanno detto Richard Horton e Elizabeth Zuccala, redattori di The Lancet.
La Commissione propone l'adozione di una nuova definizione ampliata e completa della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi, con un pacchetto di base di servizi sanitari. "Dato il contesto globale, questa raccomandazione non è solo audace, è necessaria".
Donne senza una contraccezione adeguata
Ogni anno nel mondo si verificano 25 milioni di aborti non sicuri; tra 49 e 180 milioni di coppie sono affette da infertilità. Quasi due milioni di persone sono state contagiate dall'HIV e circa 266.000 donne muoiono di cancro cervicale.
Inoltre, circa una donna su tre in tutto il mondo avrà a che fare con violenza di genere a un certo punto della propria vita, molto spesso da parte di un proprio partner.
Inoltre, nei Paesi poveri, ci sono più di 200 milioni di donne all'anno che vorrebbero evitare una gravidanza, ma non utilizzano la contraccezione moderna, più di 45 milioni che ricevono cure inadeguate prenatali, e più di 30 milioni danno alla luce i loro bambini fuori da adeguate strutture sanitarie.
"Per troppo tempo queste realtà sono state accettate come inevitabili. Il nostro rapporto mostra come possono essere superate attraverso la definizione di una tabella di marcia in cui i singoli Paesi possono pianificare questi servizi di base", dice Ann M. Starr, Co-Presidente della Commissione e presidente del Guttmacher Institute.
"Abbiamo i mezzi e le conoscenze per raggiungere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi universali, un progresso significativo è possibile, conveniente e vitale", aggiunge Starrs.
La Commissione propone un nuovo pacchetto base di interventi verso i piu’ trascurati servizi di infertilità, prevenzione, per lo screening e la consulenza sulla violenza domestica, il trattamento e la prevenzione del cancro del collo dell'utero, l’aborto sicuro, il trattamento e la prevenzione delle infezioni nelle varie zone dove, grazie alla trasmissione sessuale, c’e’ contagio da HIV, nonché educazione sessuale completa.
Salvare vite con 9 dollari a persona ogni anno
Quasi 4,3 miliardi di persone in età riproduttiva hanno servizi sanitari e riproduttivi inadeguati per tutta la vita. L'analisi ad ampio raggio della Commissione su tutti i servizi, evidenzia che c’e’ bisogno di contraccezione, aborto, salute materna e neonatale, comprese le informazioni, la formazione e la consulenza nei Paesi a basso e medio reddito, con un minimo di 54.000 milioni di investimento globale, equivalente a solo 9 dollari a persona ogni anno.
Gli esperimenti messi in atto dimostrano che l'accesso a tutti questi servizi salverebbe vite, migliorando salute e benessere, promuoverebbe l'uguaglianza di genere, aumentando produttività e reddito familiare, con benefici multigenerazionali migliorando salute e benessere dei bambini.
Questi benefici danno risultati che durano molti anni e facilitano il raggiungimento di altri obiettivi di sviluppo, il che suggerisce che gli investimenti nei servizi di salute sessuale e riproduttiva rappresentano un buon rapporto qualità-prezzo.
Supporto per i gruppi più emarginati
Insieme ai miglioramenti nelle cure mediche, la Commissione invita i Paesi ad affrontare le norme, le leggi restrittive e le politiche sociali, tra cui la liberalizzazione delle leggi sull'aborto, quando necessario, di informazione e di educazione sessuale, assicurando che gli adolescenti abbiano accesso a servizi di salute sessuale e riproduttiva e informazioni senza discriminazione che pongano fine alla disuguaglianza di genere e alla disparità nelle relazioni.
"Per troppo tempo, le questioni relative alla sessualità umana sono state omesse dalle politiche pubbliche, escluse dalle agende ed evitate nei discorsi pubblici. La salute e i diritti sessuali e riproduttivi vanno ben oltre la prevenzione delle malattie, includendo il diritto di prendere decisioni sul proprio corpo e una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole", scrivono gli autori della Commissione.

(Articolo pubblicato su "Sic-La ciencia es noticia" del 09/05/2018)
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