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Il senso delle parole, la realta', l'economia, le istituzioni. Viviamo in un mondo surreale?
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Articolo di Vincenzo Donvito
13 marzo 2010 16:23
 
In queste settimane che precedono le elezioni regionali, il cittadino medio che non abbia blocchi ideologici che lo aiutino ad oscurare il proprio senso logico, a partire dal linguaggio, crediamo sia in profonda crisi: le parole stanno confermando di avere un valore relativo nella comunicazione interpersonale. Una situazione che sconvolge i dettami logici della nostra comunita' civica? Puo' darsi.
La conferma ci arriva da un episodio di cui, grossomodo, tutti sono informati: il deposito delle liste per partecipare alle elezioni regionali. Qualcuno arriva oltre gli orari stabiliti per la consegna e/o presenta documenti non in regola, non si rassegna a restar fuori della competizione, se ne inventa “di cotte e di crude” ma, soprattutto, attacca chi glielo fa notare dicendo che sono loro che vogliono impedirgli di partecipare al voto, che' il diritto della loro partecipazione al voto e' superiore a qualunque regola. Comunque andra' a finire questa vicenda, il fatto resta, in particolare resta lo stravolgimento della realta', delle regole della nostra comunita' civica, del senso logico della nostra comunicazione interpersonale.
Non e' pero' una novita'. Un pilastro di questo modo sono le pronunce delle varie autorita' di controllo del mercato sul cosiddetto canone Rai, cioe' la tassa di possesso di un apparecchio tv: siccome tutti sanno che canone e abbonamento Rai e' quella cosa li', il fatto che sia un'imposta e la si chiama col nome che abitualmente si da' ad un servizio che si sceglie e si paga per questo motivo, non vuol dire nulla, e' legittimo chiamarlo canone e abbonamento... incredibile ma vero.
C'e' da stupirsi di quanto sta accadendo oggi? Dove allo travolgimento dei concetti e delle parole si aggiungono vere e proprie truffe come la lettura dei numeri Ue sulla nostra economia, che al Governo dicono essere positivi, ma anche uno studente universitario di economia al primo anno si accorgerebbe del contrario?
La storia d'Italia e' sempre stava attraversata da questo sistema di interrelazione comunicativa. Fino a quando e' esistito, era cosi' il Partito Comunista Italiano (Pci) e i loro rappresentanti nelle istituzioni; a meta' del secolo scorso era cosi' il Partito Nazionale fascista (Pnf) e i loro gerarchi nelle istituzioni e non. La cosa “buffa” e' che oggi questo metodo e' proprio di chi dice di essere superamento storico, culturale e politico di questi due partiti. La chiave, quindi, non e' nelle proposte e nel metodo politico che questi partiti ci propongono, ma affonda nella cultura di chiunque si candidi a sostenere una verita' contrapposta ad un'altra (ovunque nel mondo) e non, semplicemente, al governo e alla gestione delle differenze del mercato economico e umano. Del resto, non e' l'Italia il Paese dove tutti -TUTTI- sono evasori fiscali e dicono di combattere l'evasione fiscale e dove tutti -TUTTI- i Governi che si succedono dicono di combattere l'evasione fiscale e nel contempo promulgano leggi e provvedimenti che premiano gli evasori e stimolano i piu' a divenirlo?
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