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Sequestro sito Internet Marijuana.it e arresto del proprietario. Ma sanno cosa stanno facendo? Ci pare proprio di no...
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Articolo di Vincenzo Donvito
30 luglio 2005 14:27
 
La polizia postale di Napoli ha messo sotto sequestro il sito Internet "marijuana.it" ed ha arrestato il suo proprietario Matteo Filla, con l'accusa di essere a capo di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti (qui la cronaca e i commenti: clicca qui).
Noi gli amici di questo sito li conosciamo bene, perche' attraverso loro, con il "Notiziario droghe-quotidiano" che ha un rullo di notizie continue sul loro sito come su altri simili, diamo il nostro contributo di informazioni e commenti per far conoscere i disastri economici, sociali e politici in Italia e nel mondo delle attuali politiche punizioniste sulle droghe, nonche' sui pericoli legati agli usi e agli abusi delle droghe illegali. E non avremmo mai dato un contributo se avessimo in qualche modo pensato e avuto il sentore che fosse la copertura di una banda criminale.
E ne siamo tutt'ora convinti per diversi motivi.
Primo fra tutti che quanto riportato dal sito di Filla e' legale e rintracciabile in Rete ovunque, per cui il reato sarebbe quello di aver creato un luogo di incontro e confronto di persone interessate all'argomento.
Non ci risulta che parlare di legalizzazione di droghe sia un reato, cosi' come non ci risulta che vendere semi di 'cannabis indica' e attrezzature che in qualche modo possano ricondurre al loro uso sia un reato, tanto piu' non ci risulta che manuali che parlino della coltivazione della cannabis siano vietati sul nostro territorio (dovrebbero essere chiuse quasi tutte le librerie italiane...). Non solo, ma il sito 'marijuana.it' e' sempre stato scevro dal voler diventare un luogo di propaganda, tant'e' che, quando si entrava, era ben specificato che l'azione da loro svolta era puramente informativa e per niente di stimolo al consumo.
Infine, cari magistrati e cari poliziotti che vi siete cosi' tanto dedicati alle indagini e al blitz, credete veramente che una banda criminale faccia i suoi loschi affari di droga in un sito del genere? E' come se la malavita di una qualunque citta' italiana, aprisse un suo sito pubblico e facesse pubblicita' per attirare i suoi affiliati e meglio istruirli alla loro ragion d'essere...
Non ci stancheremo mai di ripetere che anche in Italia, con l'attuale normativa, e' possibile non incappare in queste sceneggiate e colpire invece li' dove le droghe hanno grosse e pesanti responsabilita': nei traffici della malavita e nelle tragedie sanitarie e umane dei tossicodipendenti. Un esempio? La polizia metropolitana di Londra ha proprio di recente deciso che, pur essendo le leggi britanniche in materia molto simili alle nostre, che e' meglio concentrarsi sulle grosse partite di droghe cosiddette pesanti e su chi gestisce questi traffici... che e' quello che fanno gia' in Germania, in Spagna, in Svizzera, in Canada, in non pochi Stati degli Usa, etc..
Aspettiamo, da legalitari quali siamo e continueremo ad essere, il dissequestro del sito, la liberazione di Matteo Filla perche' il reato non sussiste e, aspetto non secondario, la mobilitazione anche di chi in Parlamento e' consapevole della strage di giustizia e di diritto che si mette in atto con episodi come quello di "marijuana.it'.
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