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Si consumano piu' droghe sintetiche. Incontro col responsabile della Commissione messicana contro le dipendenze
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Articolo di Redazione
17 luglio 2011 15:35
 
 Carlos Tena Tamayo, responsabile della Comisión Nacional contra las Adicciones (Conadic) fa sapere in questa intervista che c'e' un calo nel consumo di cocaina, ma non nelle anfetamine. Il nuovo allarme e' per le nuove droghe da disegno.
Questo cambio di tendenze nel consumo di droghe -dice- ha dato origine nel nostro Paese all'istituzione di un Observatorio Mexicano de Tabaco, Alcohol y Drogas (Omextad), simile a quelli che ci sono nei Paesi europei che raccolgono informazioni per dare degli allerta rispetto a luoghi, eta' e droghe che sono in uso presso la popolazione.
Tena fa sapere che la prossima settimana verranno in Messico gli specialisti dell'Osservatorio europeo su droghe e tossicomania, che ha sede a Lisbona, per dare suggerimenti, soprattutto in appoggio alla “Iniciativa Merida” per farsi valere con supporti informatici e forniture per tutti gli Stati.
Per le nuove strategie da perseguire, fa sapere di aver “chiesto che parte del denaro che viene sequestrato al narcotraffico sia indirizzato al Conadic, per potersi acquistare automobili per i centri Nueva Vida e perche' il personale specializzato possa meglio lavorare nelle scuole e nelle comunita'”.
Intervistato nel suo ufficio della Secretaria de Salud, il commissario nazionale contro le dipendenze, dice che le intenzioni di questo osservatorio sulle droghe e' di avere un sistema di informazione affidabile e necessario alla bisogna, che consenta di prendere decisioni nelle politiche pubbliche sulle situazioni specifiche di ogni regione del Paese.
Lo scopo, dice, e' di monitorare il consumo di droghe in ognuna delle entita' federative e avere informazioni in linea con tutti i centri e gli ospedali del Sistema Nacional de Salud, cosi' come i centri Nueva Vida, di Tratamiento y de Integraciòn Juvenil, su come vi arrivano le persone, che eta' hanno e per quale tipo di droga vi si sono rivolti.
“Dovremmo essere in grado di sapere se nell'ultimo mese e' comparsa una nuova droga o che si sta consumando con una certa frequenza in determinati luoghi del Paese, e qui dovranno essere prese iniziative preventive e di controllo”.
Comunque, dice il titolare del Conadic, il problema del consumo delle droghe in Messico e' poca roba se comparato con quello di altri Paesi.
La tossicodipendenza e' una malattia come il diabete, l'ipertensione o la obesita', che con un trattamento puo' essere controllata in quanto non c'e' una cura. Da qui l'importanza che la persona dipendente segua il suo trattamento perche' puo' sempre avere una ricaduta.

Abbandonare la demonizzazione
Tena riconosce che perche' qualcuno possa chiedere aiuto o accedere al trattamento, c'e' da rimuovere la demonizzazione del fatto che siano tossicodipendenti: “Dobbiamo smettere di dire che sono persone dipendenti o indesiderabili, perche' ad una famiglia non piace dire di avere un tossicodipendente in casa, ne' ad una persona dire di essere tossicodipendente”.
“Dobbiamo dire alla societa' che c'e' gente che in diverse occasioni, per la sua predisposizione genetica o sociale, ricorre all'uso di droghe, e trattandolo come un malato c'e' maggiore possibilita' che decida di sottoporsi al trattamento”.
Per Tena, se chiediamo che in Messico diminuisca il consumo di droghe dobbiamo trattare le persone che le consumano in modo tale che smettano di farne uso. E fa sapere un dato: l'80% della droga e' consumata da un 20% di persone che hanno una dipendenza. Questo vuol dire che sono meno persone, ma chi ha una dipendenza consuma piu' droga.
In relazione ad alcuni episodi di violenza che si sono registrati in alcuni centri per i trattamenti dei tossicodipendenti, dice che e' meglio non demonizzare questi luoghi. “Stiamo facendo un censimento informatico di questi centri -si calcola che ce ne siano 600.000 nel Paese.” Ad oggi non esiste un registro degli stessi.
746 milioni di pesos sono stati assegnati dalla Secretaria de Salud come parte dei 205,6 milioni di dollari sequestrati all'impresario cinese Zhenli Ye Gon nel marzo del 2007, e con questi sono stati costruiti 323 centri Nueva Vida e, siccome la domanda aumenta, ne verranno costruiti altri.
L'idea, dice, e' creare una grande rete di prevenzione e attenzione verso le dipendenze in Messico. Respinge una legalizzazione dalla marijuana perche' e' convinto che questo farebbe aumentare i consumi, soprattutto tra i giovani e quindi con maggiori danni per la salute.
Domanda. Come sono cambiate le droghe in Messico?
Risposta. Ci sono nuove droghe sintetiche, che sono molto pericolose, creano maggiore dipendenza e possono causare la morte anche dopo averle consumate una sola volta, ed e' molto difficile individuare chi porta strikeouts, pastiglie o anfetamine per drogarsi.
In Europa -dice- sono state individuate 114 nuove droghe di disegno che non sanno che cosa siano, che effetti abbiano e che succeda dopo l'uso. Qui in Messico c'e' una maggior consumo di anfetamine, che sono piu' pericolose e creano maggiore dipendenza e per cui i consumatori devono essere maggiormente curati.

I consumatori diventano violenti
Alla fine di quest'anno e all'inizio del 2012, grazie alla Encuesta Nacional contra las Adicciones 2011. sapremo se i consumi in Messico sono aumentati o diminuiti.
Domanda. La violenza che si vive in Messico e' frutto del consumo, delle dipendenze?
Risposta. La gente che consuma droghe illegali diventa sempre piu' violenta, ma anche bere troppo alcool fa diventare violenti. La violenza in famiglia e' frutto del consumo di droghe, particolarmente alcool, che e' la droga piu' consumata nel Paese.
“La violenza che genera il crimine organizzato e' perche' c'e' una legge e tutta una strategia perche' chi commette un reato sia punito. In questa lotta sono i delinquenti che producono la violenza. Il lavoro per diminuire l'offerta di droga e' in corso. Quello che non si offre non si consuma”.
Tena ammette che le cose stanno cambiando e che nel futuro non ci saranno le stesse droghe e gli stessi problemi.
Tena sottolinea che quanto sta succedendo in Europa ci deve allarmare, perche' probabilmente le droghe da disegno cominciano ad essere predominanti nel mercato messicano.
Domanda. Qual e' la sua principale preoccupazione?
Risposta. I giovani. Nella realta' vedo che i bambini stanno consumando droga, alcool, e questo non e' un bene, preoccupa, perche' la nostra gioventu' e' nel presente ma e' anche il futuro.
“E' dimostrato che l'alcool danneggia il cervello dei giovani quando viene consumato in tenera eta', perche' la parte frontale del cervello, che e' quella che ha la capacita' di giudizio, non si sviluppa adeguatamente e puo' provocare un danno che li rende perdenti e senza successo nella vita”.
“Quando si hanno dei figli -dice riflettendo- uno si domanda dove siamo come societa', come padri di famiglia, evitando che questo accada. Tutti abbiamo una responsabilita'. Dobbiamo informarli ed orientarli perche' non facciano quello che questi criminali senza vergogna vogliono: consumare i loro prodotti perche' essi si arricchiscano”.
“Alla fine di questi sei anni -assicura Tena Tamayo- chiediamo di avere una Comisión Nacional contra las Adicciones rafforzata, con tutti gli elementi necessari perche' in Messico prosegua la politica contro le dipendenze”.

(articolo di Ruth Rodrìguez, pubblicato sul quotidiano El Universal, edizione Mexico)


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