testata ADUC
 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. L'Andalusia, le staminali embrionali e il Governo centrale
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Donatella Poretti
30 ottobre 2003 20:10
 
L'Andalusia sara' "in prima linea" della ricerca biomedica in Europa con l'apertura a Granada di una banca di linee cellulari, la prima della Spagna e la seconda di tipo pubblico di tutto il continente. Iniziera' a funzionare all'inizio del 2004 negli ospedali pubblici della capitale andalusa e nel giro di un anno e mezzo avra' la sua sede definitiva nel Parco Tecnologico del Campus di Scienze della Salute di Granada. Questo nei programmi e nelle parole del consigliere alla Salute, Francisco Vallejo.
Il Governo locale convochera' il prossimo dicembre un concorso a cui destinera' 4 milioni di euro per la ricerca, e Vallejo sottolinea che "una banca di cellule staminali non e' semplicemente un magazzino, ma un centro di ricerca".
Il Parlamento dell'Andalusia lo scorso 8 ottobre ha approvato "la prima legge del Paese che autorizza la ricerca con i preembrioni, non vitali per la fecondazione"; tra gli obbiettivi della nuova legislazione secondo l'esponente del Governo andaluso c'era proprio quello di "garantire al massimo la sicurezza giuridica dei ricercatori e avere risorse finanziarie e di ricerca".
Il presidente della Fondazione Campus di Scienze della Salute di Granada, David Aguilar, si e' rallegrato della scelta che portera' personale specializzato e che trasformera' il Campus in uno dei centri di ricerca con le staminali.
Attualmente esistono quattro banche di cellule staminali in tutto il mondo, due private -Stati Uniti e Singapore-, e due pubbliche, quella svedese e quella britannica di Newcastle.
"In pratica i ricercatori hanno accesso solo a una mezza decina di linee cellulari da due imprese", e le compagnie obbligano i ricercatori a sottoscrivere degli impegni molto precisi che ne limitano anche la liberta' di ricerca, di pubblicazione e la proprieta' intellettuale dei risultati ottenuti.
Dopo l'approvazione della legge la Junta andalusa sta facendo un enorme sforzo per offrire un appuntamento a tutti i ricercatori che abbiano delle proposte e possano cosi' lavorare con cellule staminali, qualunque sia la loro origine. Questo e' quanto spiegato dallo scienziato Bernat Soria, "magari arrivassero proposte solide e l'Andalusia si trasformasse nella capitale della ricerca con le cellule staminali", ha aggiunto.
José López Barneo, direttore del Laboratorio di Ricerca Biomedica di Siviglia si e' detto lieto da un punto di vista scientifico per l'approvazione da parte del parlamento andaluso di una legge sull'uso degli embrioni congelati, sempre e se i lavori possano contare su investimenti pubblici adeguati.

Ma la legge andalusa che permettera' la nascita della banca di Granada e' in contrasto con la legge proposta dal Governo nazionale e attualmente al Senato, in cui si stabilisce un'unica banca nazionale, dipendente dal ministero della Sanita'. La ministra Ana Pastor ha cosi' annunciato di avere dato mandato agli uffici legali del suo dicastero di studiare la costituzionalita' della legge andalusa. E davanti ad un possibile ricorso al Tribunale Costituzionale Vallejo ha detto: "non capisco su cosa pensano di ricorrere. Se vogliono fare una banca nazionale, potra' stare a Granada. A noi non importa che la trasformino in una banca di riferimento nazionale. Il ministero avra' il vantaggio che questo centro sara' gia' in funzione quando approveranno la legge".
Ma Vallejo non si e' mostrato sorpreso della decisione della ministra Pastor, perche' l'aveva gia' preannunciata nei mesi passati, tuttavia si e' dichiarato preoccupato per il fatto che "il ministero della Sanita' sta perdendo tempo ed energie per cercare delle strade per bloccare e ostacolare, invece di agevolare e sostenere la ricerca con le cellule staminali embrionali" in Andalusia, che e' oramai divenuta "la speranza di milioni di diabetici e malati di Parkinson". "Il Governo si impegna nell'umiliare una terra come quella dell'Andalusia, che si e' messa all'avanguardia in queste ricerche, mettendo avanti l'interesse politico di un partito rispetto all'interesse e alla speranza di migliaia di malati".
La legge nazionale dovrebbe venire approvata entro la fine dell'anno, e il testo da' sei mesi di tempo per la creazione della Banca Nazionale di Linee Cellulari.
Ma davanti al pericolo di uno scontro tra poteri e' intervenuto anche il presidente della Junta andalusa, Manuel Chaves. La decisione di ricorrere al Tribunale Costituzionale per Chaves risponde "alla resistenza che dall'Esecutivo centrale e dal Partito Popolare si e' sempre avuta" su questo tema.
I socialisti hanno tenuto una conferenza stampa con la responsabile per le politiche sociali, Consuelo Rumi suggerendo al ministero della Sanita' di prendere come riferimento per la ricerca con le cellule staminali il centro di Granada, ritenendo "impropria e infondata" la possibilita' di dichiarare incostituzionale la legge andalusa. Questa legge per la Rumi "e' l'unica cornice legale attuale che possa dare una risposta alla ricerca" in questo senso, per cui la creazione del centro "rientra tra le competenze delle autonomie e della cornice legale". "La ministra assomiglia sempre di piu' al cane dell'ortolano, che non mangia (la lattuga) ne' la lascia mangiare agli altri".


Il sito Internet della Consejería de Salud andalusa: clicca qui
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS