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Spagna. Barcelona. Apre la narcosala di Vall d'Hebron, proteste e sostegni
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Articolo di Donatella Poretti
28 luglio 2005 18:20
 
"[...] La struttura merita il benvenuto, come qualsiasi altro centro di sanita' pubblica, visto il bilancio positivo di alcune sale che garantiscono l'igiene per l'assunzione di droghe a consumatori irrecuperabili, e che aiutano quei tossicodipendenti che lo desiderano affinche' possano iniziare i loro processi di disintossicazione. Non e' un bene che un centro di sanita' pubblica trovi l'opposizione di una parte dei cittadini. Le prime settimane di funzionamento dovranno servire per dissipare i malauguri di alcuni degli abitanti di Vall d'Hebron, e per risolvere i possibili imprevisti. Barcelona, che ha gia' diverse sale simili, dovrebbe aprirne altre fino ad avere strutture cosi' in tutti i quartieri".
Cosi' l'editoriale del secondo quotidiano di Barcelona El Periodico saluta oggi l'apertura della narcosala di Vall d'Hebron che settimana dopo settimana ha visto le proteste crescere.
Inizialmente la contrarieta' era genericamente per l'assistenza ai tossicodipendenti, poi era piu' mirata alla sala in cui e' possibile iniettarsi droga in condizioni igieniche e sanitarie sotto controllo. L'argomentazione di fondo era quella che nel quartiere non c'e' nessun problema di tossicodipendenza e che l'apertura di questa struttura comportera' un aumento di criminalita'. A chiedere di "paralizzare" l'apertura di questi centri anche il Partido Popular, che chiede di pianificare l'assistenza ai tossicodipendenti in base a studi rigorosi e in funzione delle necessita' di ciascun quartiere.
Ma le proteste per quanto forti e violente, in alcuni casi tanto da distruggere parte degli ambienti con un danno di 23 mila euro, sono di una minoranza dei cittadini. La FAVB, la federazione delle associazioni di quartiere di Barcelona, non appoggia queste manifestazioni, anzi e' a favore dell'apertura delle narcosalas in tutti i quartieri.
La narcosala aprira' oggi e ogni anno fornira' assistenza a circa 300 tossicodipendenti, una cifra davvero piccola rapportata ad una citta' che conta 17.500 cocainomani e tossici, e 70 mila alcolizzati.
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