Oggi il Garante Privacy ha multato Sky perché, col telemarketing, ha violato tutte le norme esistenti, usando dati di utenti che non avevano dato consenso e non consultando preventivamente se gli utenti erano iscritti al Registro delle opposizioni.
Multa di 840mila euro e richiesta di non farlo più. Ottocentoquarantamila euro che faranno il solletico a Sky e a tutte quelle aziende che, come lei, essenzialmente di energia e telecomunicazioni, continuano imperterrite col loro telemarketing illegale perché gli importi che pagano con queste multe sono molto più bassi degli utili che ricavano dall’attività illegale.
Non passa giorno che, ad Aduc e a chiunque in qualche modo raccoglie le lamentele dei consumatori, non ci siano segnalazioni. Ogni utente riceve tre, quattro, cinque telefonate al giorno di voci registrate e (di meno) voci umane vere, che irrompono con violenza nella sua vita. E siccome continuano ad essere tanti i non informati - sommati agli allocchi in ricerca permanente del buon affare foss’anche proposto dal diavolo in persona - ecco che le armi ormai spuntate di autorità come Privacy e Antitrust, sono diventate paravento del malaffare.
Multe su multe non servono più a nulla. Siamo oltre ogni limite di tolleranza e comprensione e disponibilità. Esiste solo il malaffare diffuso e gli utenti vittime disarmate.
Vietare il telemarketing! Non ci sono altre soluzioni. I contratti devono poter essere stipulati solo in presenza (anche porta a porta) e online. La comodità di contratti stipulati online con facilità quanto impossibili a disdire con lo stesso metodo, è diventata fagogitatrice di diritto e serenità.
C’è qualche legislatore, non tra i tanti a libro paga dei colossi del settore, che con semplice buon senso si renda conto di questo sfacelo?
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