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Testamento biologico. Grazie a Veronesi per il suo impegno a difesa della liberta' individuale' quotidianamente attaccata dalle gerarchie ecclesiastiche e le loro espressioni istituzionali
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Articolo di Donatella Poretti
16 giugno 2006 0:00
 
Firenze, 16 Giugno 2006. L'ex-ministro della Sanita' Umberto Veronesi ha annunciato che da oggi sara' possibile redigere le proprie dichiarazioni anticipate sul trattamento medico, ovvero il cosiddetto testamento biologico. Lo si potra' fare con un testimone, un fiduciario, ed un notaio, presso il quale verra' depositata la dichiarazione. Per questo vorrei ringraziare il professor Veronesi, che da anni sta portando avanti una battaglia nella societa' civile, mentre su temi quali quello della liberta' individuale e l'autodeterminazione il mondo politico continua a latitare. Basta leggere la dichiarazione odierna di Riccardo Pedrizzi di Alleanza Nazionale che paventa il pericolo che il testamento biologico divenga "diritto ad essere arbitri, padroni della propria vita e della propria morte". E chi, se non noi stessi, deve essere padrone della propria vita? Parole che fanno trasparire una concezione clerico-fascista della liberta' individuale e del diritto all'autodeterminazione.
Il principio su cui si fonda ogni democrazia degna di tale nome e' l'autodeterminazione degli individui che la compongono. La Costituzione gia' riconosce la liberta' della scelta terapeutica, che include il diritto a rifiutare le cure e il cibo (art. 32). Ma nella pratica, per chi e' affetto da una malattia che causa l'incoscienza e l'incomunicabilita', anche temporanea, questo diritto (che e' anche diritto umano) non viene riconosciuto. Il testamento biologico e' semplicemente la regolamentazione di come il malato incosciente puo' esercitare il diritto di ogni altro cittadino, mettendolo per iscritto in anticipo.
Per tutto questo, insieme all'Associazione Luca Coscioni e all'Aduc (Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori), e' in preparazione un progetto di legge sul testamento biologico. In questo testo e' previsto che il paziente non senziente possa rifiutare tutto cio' che gli puo' essere somministrato da terzi o macchinari, come gia' oggi puo' fare il paziente cosciente. Le sue dichiarazioni anticipate saranno vincolanti per i sanitari, come lo sono gia' il consenso e rifiuto del paziente cosciente. Inoltre, e' prevista la creazione di un registro nazionale telematico a cui potra' accedere in tempo reale ogni struttura sanitaria al momento del ricovero.
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