Il 15 giugno il Parlamento europeo ha approvato il VII programma quadro di ricerca per il periodo 2007-2013, stanziati in totale 50,862 milioni di euro. In quest'ambito e' stato deciso che una parte (minima) dei fondi possa essere dedicata alla ricerca sulle staminali embrionali. Tale previsione, fortemente osteggiata da parte delle forze politiche, e' stata l'aspetto piu' dibattuto, in particolare in Italia. Al momento del voto, comunque, con 284 si', 249 no e 32 astenuti si e' confermata l'impostazione data nel programma quadro precedente, ciascun Paese puo' utilizzare i finanziamenti europei per la ricerca su cui ha deciso di investire. E' cosi' che Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Francia potranno ottenere i contributi per i loro laboratori.
L'Unione europea decide, caso per caso, se assegnare finanziamenti, previo accordo di uno speciale comitato dei 25 Paesi e con il successivo consenso dei comitati etici nazionali e comunque solo nei paesi la cui legge non proibisce questa ricerca. La decisione ora dovra' passare l'esame del Consiglio (l'insieme dei capi di Governo dei 25 Paesi). Se l'Italia confermera' la volonta' di ritirare la sua opposizione e se non ci saranno altre modifiche nelle posizioni esistenti verra' meno il blocco di minoranza che si era creato negli ultimi anni.
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La soluzione votata esclude le ricerche concernenti la clonazione umana o che siano intese a produrre modificazioni ereditabili del genoma umano o a creare embrioni umani per l'approvvigionamento di cellule staminali. Sono quindi utilizzabile solo le cellule staminali prelevate da embrioni umani sovrannumerari, destinate alla distruzione.
In teoria anche i laboratori italiani potrebbero richiedere i finanziamenti, ma col divieto di utilizzare gli embrioni sovrannumerari "italiani" sara' difficile che qualche progetto di ricerca parta, a meno di non importarne dall'estero.
Il voto e' stato trasversale con spaccature all'interno dei gruppi parlamentari principali: Popolari (Ppe), Alleanza liberaldemocratica europea (Adle), Verdi e, in misura inferiore, Socialisti (Pse).
Spaccature anche all'interno delle forze politiche italiane, a cominciare dalla Margherita dove tre eurodeputati hanno votato a favore e sei contro.
Il dibattito ha partorito centinaia di commenti con relative notizie da parte delle agenzie stampa i cui titoli riportiamo tra le news e in un documento allegato.
Altra fonte di polemiche e' stata la costituzione della cosiddetta "lobby cattolica", un intergruppo di parlamentari costituitosi e in parte gia' dissoltosi per evitare la sperimentazione sulle staminali embrionali. Anche su questo riportiamo i titoli delle tante agenzie tra le news.

Ecco come hanno votato i singoli eurodeputati italiani.
FAVOREVOLI. I tre della Margherita Luigi Cocilovo, Paolo Costa e Lapo Pistelli; i Ds Luigi Berlinguer, Claudio Fava, Donata Gottardi, Vincenzo Lavarra, Pasqualina Napoletano, Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Guido Sacconi, Marta Vincenzi, Nicola Zingaretti e gli indipendenti Achille Occhetto, Lilli Gruber e Giulietto Chiesa; i parlamentari di Rifondazione Vittorio Agnoletto, Giusto Catania, Roberto Musacchio; il Comunista Italiano (Pdci) Umberto Guidoni, Pia Locatelli dello Sdi, la verde Monica Frassoni; i Radicali Marco Cappato e Marco Pannella; a favore anche Alessandro Battilocchio del Nuovo Psi.
CONTRARI. I sei deputati della Margherita Alfonso Andria, Vittorio Prodi, Andrea Losco, Gianluca Susta, Patrizia Toia, Donato Veraldi; quelli di Forza Italia Gabriele Albertini, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Gargani, Mario Mauro, Riccardo Ventre, Marcello Vernola, Stefano Zappala': quelli dell'Udc: Carlo Casini, Vito Bonsignore, Iles Braghetto, Aldo Patriciello; quelli di Alleanza Nazionale Roberta Angelilli, Alessandro Foglietta, Romano La Russa, Sebastiano Musumeci, Umberto Pirilli: quelli della Lega nord Mario Borghezio, Matteo Salvini, Francesco Speroni; sempre contrari il non iscritto Gianni Rivera: Alessandra Mussolini di Alternativa sociale; Luca Romagnoli dell'Ms-Fiamma tricolore.
ASTENUTO. Carlo Fatuzzo del Partito pensionati.

Domenico Murrone