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UE protezionista verso le auto elettriche cinesi. Ci rimettono ecologia, produttori europei e consumatori
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20 agosto 2024 15:28
 

Oggi la Commissione Ue ha pubblicato la bozza delle conclusioni definitive sulle auto elettriche cinesi e ha stabilito alcune delle aliquote del dazio proposte. BYD dovrebbe affrontare dazi del 17,0%, Geely del 19,3% e SAIC del 36,3%. Dazi aggiuntivi a quelli standard dell'Ue del 10% sulle importazioni di auto. Si arriva, quindi a dazi complessivi fino a quasi il 47%.

Il motivo di questa decisione è che le auto cinesi sono molto foraggiate dai sostegni del loro governo …. la “scoperta dell'acqua calda” visto che l’economia cinese è, in un modo o nell’altro, decisa e gestita dallo Stato. 

Ma se si decide un pesante protezionismo, perché si commercia con loro? Certo, se l’Ue accetta i prodotti cinesi, questi ultimi accettano i nostri, ma se si fa il gioco del protezionismo, c’è poco da stupirsi se poi, per esempio, la Cina decida di aumentare i dazi di una delle nostre eccellenze di esportazione verso quel Paese, la carne suina. 

Quindi ora i cinesi venderanno meno auto in Ue perché i prezzi saranno simili ai veicoli prodotti in Europa, e le aziende europee venderanno meno prodotti in Cina perchè sarebbero prodotti a prezzi stratosferici in un mercato che è tutt’altro che tendente al lusso.

In questo delirio di protezionismo, pagano:
- i consumatori europei, costretti ad acquistare veicoli elettrici (e abbigliamento e oggettistica di alcune piattaforme online e l’idrogeno) a prezzi non convenienti. 
- le aziende europee che vendono meno sul mercato cinese.
- la conversione ecologica del parco macchine, ché se le vetture costano tanto, i consumatori acquistano meno e, i provvedimenti normativi per imporre qualità ecologiche, fanno scintille con la realtà, dando anche meno credibilità a chi li vuole imporre.

Tutto questo a presunto vantaggio delle aziende europee di automobili elettriche che dovrebbero vendere a prezzi simili ai prodotti cinesi…. ma siccome i prezzi sono alti (minimo un’auto elettrica costa quanto una decina di stipendi medi mensili italiani), si vende meno e le aziende avranno anche problema di soprannumero di lavoratori.

Che non sia il protezionismo il metodo migliore per tutelare import, export, aziende, consumatori e lavoratori?

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