Nelle librerie va cercato sugli scaffali riservati ai ragazzi sui 10 anni. Ma quel "10", a mio avviso, non rappresenta tanto un'eta' precisa, quanto piuttosto un coefficiente utile a indicare che puoi avere "10 anni" una volta, o due o cinque o sette, e la storia narrata te la puoi godere lo stesso, anzi, forse forse anche di piu'.
Infatti, come tutti i racconti -di quattro o di quattrocento pagine- di MICHAEL ENDE segnalati come "libri per i ragazzi", anche "LA NOTTE DEI DESIDERI" offre piani diversi di lettura, di modo che a trent'anni vi si possono scorgere cose che non si erano notate a dieci, e a sessanta saltano agli occhi dei particolari ignorati quando si era giovani.
Questo e' uno dei motivi per cui mi sento di segnalarlo all'attenzione delle persone in qualunque momento. Ma qui non si tratta di una semplice segnalazione, ma di un vero e proprio INVITO A PASSARE LA SERA DELL'ULTIMO DELL'ANNO IN COMPAGNIA DI QUESTA APPASSIONANTE STORIA, IN CUI SI DECIDE IL FUTURO DELLA TERRA E DELL'UMANITA' SUL FILO DELLE ORE, ADDIRITTURA DEI MINUTI.
E DUNQUE:
1. SE AVETE PRESO DEGLI IMPEGNI PER QUELLA SERA, DISDICETELI SUBITO.
2. SE IN CASA NON AVETE UNA STANZA TUTTA PER VOI, ASSICURATEVI COMUNQUE UNO SPAZIO DI SOLITUDINE NELL'AMBIENTE COMUNE E FATE COME I MONACI NEL CHIOSTRO: INFILATEVI IN TESTA UN CAPPUCCIO PER COMUNICARE CHE SIETE IN MEDITAZIONE E NON VOLETE ESSERE DISTURBATI.
3. PREPARATEVI UN TERMOS CON THE (o caffe' o tisana) E QUALCHE PANINO PRIMA DI COMINCIARE LA LETTURA, CIOE' PRIMA DELLE CINQUE DEL POMERIGGIO; QUESTA E' L'ORA FATIDICA, IN CUI LA STORIA HA INIZIO.
4. DA QUEL MOMENTO, ANCHE IL VOSTRO TEMPO DOVRA' ESSERE SCANDITO DAL SINGOLARE OROLOGIO DEL LABORATORIO DI BELZEBU' MALOSPIRITO, "una specie di orologio a cucu', solo che al posto dell'uccellino aveva un martello che batteva su un pollice dolorante". "Ahia!', fece. 'Ahia! -Ahia!- Ahia! -Ahia!'. Dunque erano le cinque". (E questo valga come aperitivo del surrealismo e dell'ironia che permea tutta la storia).
PERCHE' LA NOTTE DEI DESIDERI E' PROPRIO LA SERA DI SAN SILVESTRO, il momento in cui si tirano i bilanci dell'anno che va e si formulano gli auguri per quello che viene. Bilanci ed auguri che pero' non sono sempre univoci. E specialmente gli auguri: infatti, di fronte ad alcuni che intendono davvero la felicita' e il benessere che esprimono, ve ne sono altri che contengono delle riserve mentali o addirittura mirano esattamente al contrario, perche' chi li pronuncia sa che la propria felicita' si costruisce sull'infelicita' degli altri -pochi o molti che siano.
E' sostanzialmente da questa ambiguita', forse meglio, ipocrisia, che prende le mosse l'avventura in cui ci trasporta Michael Ende: una SFIDA ALL'ULTIMO ISTANTE tra il potente Consigliere d'Affatturazione Belzebu' Malospirito e la zia, la Strega della Finanza, Tirannia Vampiria, da una parte, e lo spelacchiato, proletario corvo Jacopo e il grassissimo ma nobile gatto Maurice de Sainte-Maure, dall'altra. Questi ultimi, inviati in missione segreta nelle case di Tirannia e Malospirito dal "Gran Consiglio" degli animali, preoccupato delle tremende alterazioni all'ambiente naturale, hanno in qualche modo rallentato, nell'annata, l'attivita' di Tirannia e Malospirito, che, invece, agiscono per conto di Sua Infernale Eccellenza, e sono legati per indissolubile contratto a distruggere ogni anno alcune specie di animali, avvelenare fiumi, far morire alberi, eccetera eccetera.
Di fronte a un bilancio in passivo, che significa infernali punizioni, Malospirito e Tirannia, pur odiandosi e cercando di ingannarsi e di sopraffarsi sino alla fine, si vedono costretti a unire le forze per rimettersi in pari con le loro ribalderie nelle ultimissime ore dell'anno, esattamente tra le cinque del pomeriggio e mezzanotte. E hanno anche la possibilita' di farlo alla grande, preparando il SATANARCHIBUGIARDINFERNALCOLICO GROG DI MAGOG, una pozione che ha il potere di capovolgere nel loro contrario i desideri espressi ad alta voce nel brindisi prima che scocchi la mezzanotte. Perche', se i due maghi hanno terrore del giudizio infernale, temono parecchio anche la forza degli animali, e tentano percio' di raggirare le due spie, Jacopo e Maurice, facendosi passare addirittura ai loro occhi come benefattori della natura e della vita; di fronte a loro augureranno, per esempio, che le acque dei fiumi tornino pulite e sane, o che cessino tutte le guerre, e invece, per effetto della magica bevanda, accadra' l'esatto contrario.
RIUSCIRANNO IL MAGO E LA STREGA NEL LORO INTENTO?
Considerando che la storia e' stata scritta quindici anni fa (1989) e osservando le attuali condizioni della terra e dell'umanita' di oggi, sembrerebbe di si'. Ma non si deve e non si puo' anticipare niente in una storia che, specialmente fra le otto e le undici e un quarto, lascia davvero col fiato sospeso, trasferendoci di continuo fra il laboratorio di Malospirito, dove si sta preparando il grog satanarchibugiardinfernalalcolico, e la bufera di neve, che i due piccoli animali sfidano alla ricerca di un antidoto. Gia'; perche', se una sola nota dello scampanio della mezzanotte precedesse il brindisi, allora, i desideri si realizzerebbero cosi' come sono espressi. -Che sparisca la guerra! E la guerra sparirebbe davvero. -Che gli alberi malati tornino sani e frondosi! E tutte le foreste della terra avrebbero davvero un grande rigoglio. ..
Ma: SARA' POSSIBILE MODIFICARE L'ORDINE NATURALE DELLE COSE -IN QUESTO CASO LO SCANDIRE DEL TEMPO- COSI' BEN PROTETTO DALLE ALTE SFERE, RAPPRESENTATE QUI DA SAN SILVESTRO IN PERSONA?
Questo e' l'intricato, pressoche' insolubile problema che il gatto e il corvo vanno ad affrontare nella tempesta di neve, scambiati dallo stesso San Silvestro per ladri del tempo e guastatori dell'ordine naturale.
E poi: PERCHE' SONO SOLTANTO GLI ANIMALI A PREOCCUPARSI PER LA CRESCITA ESPONENZIALE DELLA DISTRUZIONE E DELLA VIOLENZA? E GLI UMANI COSA FANNO, PERCHE' NON SI ACCORGONO DEL PERICOLO CHE EMANA DA "VILLA INCUBO", CHE PURE SORGE NEL CUORE DELLA CITTA'?
Senza correre il rischio di guastare il gusto della lettura (semmai la digestione, ma questo sarebbe un bene), si puo' dare un piccolo anticipo della risposta, citando la giustificazione che Malospirito offre all'emissario infernale Maledictus Verme comparso alle cinque e undici a ricordare al mago la sua pericolosa situazione di insolvenza contrattuale: ".E neutralizzare gli animali", egli sostiene, "non e' facile come neutralizzare gli gnomi .. O addirittura gli uomini. Con gli uomini non ci sono quasi problemi, ma avete provato ad ipnotizzare una cavalletta o un cinghiale? Non c'e' niente da fare!". E quasi a conferma della facilita' con cui si possono ingannare gli umani, la storia si apre con la preparazione di un intruglio insapore, che Malospirito vorrebbe distribuire nei supermercati della citta' con l'etichetta "Dietofit -integratore alimentare", il quale, mescolato a ogni cibo e bevanda, avrebbe il potere di convincere le persone della bonta' dei prodotti di Malospirito.
Ma, osserva Ende (e siamo gia' alle otto), oltre alle ipnotiche lusinghe vi sono anche altri modi per compiere misfatti "nel cuore della citta'": muri fisici e impalpabili possono essere eretti per scoraggiare anche i curiosi dall'indagare sulla realta' vera delle cose.
E: JACOPO E MAURICE - CHI SONO DAVVERO? QUAL E' LA LORO PERSONALITA'? COME SVOLGONO LA LORO PARTE NELLA VICENDA? POSSONO UN GATTO E UN PENNUTO ANDARE D'ACCORDO, FIDARSI L'UNO DELL'ALTRO FINO AD AIUTARSI IN UN'IMPRESA RISCHIOSA?
Come gia' accennato, uno, il corvo Jacopo, e' chiaramente un tipo ordinario, l'altro, il gatto Maurice, dice di essere di nobili origini e ci tiene a stare ad un certo "livello" (lui dice "niveau", alla francese). Ma che cosa comportano queste caratteristiche in quella precisa situazione? Chi e' piu' esposto agli inganni dei rispettivi padroni, Tirannia e Malospirito, i quali sanno che i due animali sono delle spie? Una curiosita' che si puo' rivelare tranquillamente, riguarda una modifica effettuata dalle brave traduttrici del libro. Nell'originale tedesco il gatto si chiama Maurizio di Mauro e viene da una famiglia di tenori napoletani; nella traduzione italiana, giustamente, il suo nome andava cambiato, ed e' stato scelto un nome francese, Maurice de Sainte-Maure, cosi' che i "tenori napoletani" sono diventati "menestrelli provenzali".
Per tutto il resto, bisogna lasciare tempo al tempo, ovverosia inserirsi nel tempo del romanzo e seguire i continui cambiamenti di prospettiva che vi si svolgono, proprio come accade, se ci facciamo attenzione, nella nostra stessa vita. Un istante non e' mai uguale al successivo, ci abbiamo mai fatto caso?
Fra le altre domande che si possono avanzare, termino con quella relativa al chilometrico attributo del grog: CHE COSA SIGNIFICA E COME NASCE QUESTO AGGETTIVO "SATANARCHIBUGIARDINFERNALCOLICO"?
L'unica cosa che posso dire e' che si tratta di una "parola a cannocchiale", ma per chi vuole saperne di piu', l'appuntamento e' alle sette e dieci!
E ADESSO BUONA LETTURA! E se da essa scaturira' una coscienza piu' desta che ci faccia rimandare al mittente i vari "Dietofit-integratori alimentari" che ci vengono propinati da tante parti, e, meglio ancora, che ci consenta di scalare i diversi muri eretti a difesa degli interessi piu' meschini, allora c'e' caso che il 2005 sia davvero un BUON ANNO.
POST SCRIPTUM PER INGUARIBILI "COMPAGNONI"
Se proprio non volete o non potete crearvi uno spazio di solitudine intorno, beh, c'e' sempre una possibilita' di vivere LA NOTTE DEI DESIDERI in presa diretta. Beninteso, non e' la stessa cosa, perche' scandire quelle ore da se' ha un sapore e un fascino particolari (lo posso dire, perche' l'ho fatto), pero' si puo' sempre cercare un'alternativa di un certo "niveau", come dice il gatto Maurice. Potreste seguire l'esempio che lo scrittore francese Daniel Pennac offre nella persona del protagonista di diversi romanzi, a cominciare da "Il paradiso degli orchi", quel Benjamin Malaussene che, la sera, legge romanzi a una composita tribu' formata dagli altri figli e figlie della madre, da nipoti, amici e vicini di casa, cosi' come anche, se capita, da sconosciuti di passaggio, e dove l'attenzione, la partecipazione alla storia narrata si esprime non solo col silenzio attonito, ma anche con le piu' disparate interruzioni. Per me, eremita urbana, la proposta di Pennac-Malaussene ha un fascino un po' tenebroso -il fascino di quelle cose che attirano e nel contempo respingono. Ma per chi essa risulti praticabile, ebbene, LA NOTTE DEI DESIDERI, nel duplice significato del libro e dell'ultimo dell'anno, puo' essere davvero l'occasione di fare comunque un'esperienza originale.