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Usa. California. Audizione in Senato sul suicidio assistito
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Articolo di Pietro Yates Moretti
21 giugno 2006 0:00
 
Il progetto di legge per fare della California il secondo Stato a permettere il suicidio assistito da parte di un medico dei pazienti terminali che ne fanno richiesta, e' di nuovo sotto i riflettori da martedi' 19 giugno.
La deputata democratica Patty Berg ha annunciato che continuera' a combattere per l'introduzione della legislazione, che nelle tre ore dell'audizione di martedi' scorso ha provocato forti contrasti fra i membri della commissione Giustizia. "Ci credo con tutto il cuore", ha detto Berg parlando del suo progetto di legge Assembly Bill 651.
La commissione dovrebbe votare entro martedi' prossimo, dopodiche' il testo di legge passerebbe al Senato.
Il Presidente del Senato pro-tempore Don Perata, democratico, ha detto di essere personalmente favorevole ad AB 651, ma non spingera' il partito verso quella direzione: "Questa e' una cosa personale su cui ognuno dovrebbe decidere per se stesso".
Il Governatore Arnold Schwarzenegger non ha ancora preso posizione, cosa che e' solito fare solo dopo che una legge viene approvata definitivamente dal Parlamento. Ma a gennaio Schwarzenegger aveva detto anche che su temi come questi dovrebbero decidere i cittadini: "Personalmente credo che questa sia una decisione che dovrebbe prendere la gente, come sulla pena di morte o su altri grandi temi".
Secondo la deputata Lloyd Levine, che sponsorizza AB 651 insieme a Berg, il fatto che la discussione sia ripresa dopo le primarie del 6 giugno garantisce maggiori chance al progetto di legge: "I membri del Senato non sono piu' coinvolti in una battaglia uno contro l'altro, quindi non temono piu' che le loro posizioni possano essere strumentalizzate in campagna elettorale".
AB 651 autorizzerebbe i pazienti mentalmente competenti e che hanno un'aspettativa di vita inferiore ai sei mesi a chiedere una prescrizione di farmaci per togliersi la vita. Il testo di legge prevede anche numerose misure per prevenire che i pazienti terminali possano togliersi la vita senza ragione, impulsivamente o perche' sotto stress.
La legge richiede il consenso di due medici sulla prognosi del paziente, 15 giorni di attesa, e visite psichiatriche per i pazienti che non sono ricoverati presso gli hospice. I pazienti dovrebbero iniettarsi da soli il cocktail letale di farmaci.
Poco prima dell'audizione di martedi', una donna di San Francisco che sta morendo di cancro ai polmoni, ha tenuto una conferenza stampa a supporto del progetto legislativo. "In un futuro non cosi' lontano raggiungero' la fine dei miei giorni", ha detto la donna. "E' un mio desiderio morire in tranquillita' accanto ai miei cari, e non con dolore prolungato ed in agonia".
L'audizione di martedi' si e' incentrata su due questioni in particolare: l'impatto di AB 651 sul valore che la societa' da' alla vita, e se la legge fosse in conflitto con gli obblighi legali ed etici dei medici. Sei esperti di medicina ed etica, scelti dai sostenitori e gli oppositori di AB 651, sono stati invitati a testimoniare.
Gia' lo scorso anno la proposta era stata presentata all'Assembly, ma la dura opposizione che l'aveva accolta aveva indotto Berg e Levine a ritirarla e modificarla in quella che poi e' divenuta AB 651.
Il dottor Ben Rich, docente di bioetica all'Universita' della California Davis, ha testimoniato a favore della proposta dicendo che c'e' una grande differenza fra uccidere qualcuno e lasciare che qualcuno muoia. Come riporta il quotidiano Sacbee, Rich ha contestato l'argomentazione secondo la quale AB 651 aprirebbe la porta ad abusi della legge.
Il dottor Nicholas Gideonse, che lavora in Oregon (l'unico Stato in cui e' ammesso il suicidio medicalmente assistito), ha detto non vi e' mai stato abuso nel suo Stato di una legge che ha ormai otto anni. "Prolungare la vita che non e' ritenuta degna dalla persona che la vive, a causa dello strazio di una malattia terminale, e' un atto che svilisce la vita".
Ma i critici di AB 651 sostengono che la legalizzazione del suicidio assistito potrebbe spingere i malati terminali a suicidarsi solo perche' non vogliono essere di peso ai propri famigliari.
L'avvocato Susan Penney, della California Medical Association, ha detto che le misure di sicurezza incluse in AB 651 non sono sufficienti in quanto richiedono decisioni soggettive sulla competenza mentale, pressioni e altri fattori umani non controllabili. "Come potra' la professione (medica) controllare se gli obblighi etici e legali sono stati rispettati?".
Wesley Smith, un avvocato e consulente della International Task Force on Euthanasia and Assisted Suicide, ha citato invece l'Olanda per supportare la tesi secondo cui la legge aprirebbe le porte a numerosi abusi. "Dal 1973 i medici olandesi sono passati dall'uccidere i pazienti terminali che ne fanno richiesta, ai malati cronici, ai disabili e alle persone depresse che non hanno malattie fisiche e che ne fanno altrettanta richiesta".
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