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Usa. "Un completo fallimento" la politica antidroga in America Latina
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Articolo di Donatella Poretti
1 dicembre 2004 16:30
 
Le politiche antidroghe sono state un "completo fallimento" dopo mezzo secolo di sforzi. Cosi' l'Ufficio a Washington per l'America Latina (WOLA) che riporta i dati dello zar antidroga Usa.
"Dopo 25 anni e 25 miliardi di dollari investiti nella lotta contro le droghe in America latina, non siamo piu' vicini a vincere questa guerra, il cui esito, alla lunga, si misura nella riduzione dell'abuso di droghe negli Usa", ha detto Joy Olson, direttrice del Wola, presentando il rapporto di 400 pagine, a Washington il 30 novembre.
Secondo Coletta Youngers, coautrice del rapporto, questo porta a due conclusioni principali: che la riduzione dell'offerta come strategia per frenare il consumo di droghe non funziona e che gli Usa, nell'applicare questa tesi, hanno finito con il colpire in maniera negativa quei Paesi in cui l'ha imposta.
La cosa piu' interessante della presentazione del rapporto del Wola sono le cifre utilizzate per difendere queste argomentazioni. Si tratta infatti, di statistiche preparate dalla stessa agenzia antidroga Usa (Ondcp), l'organo incaricato di mettere in pratica la strategia antinarcotici della Casa Bianca, ma che l'amministrazione Bush non aveva reso pubbliche.
Sono altresi' le prime statistiche che si conoscono sul prezzo e la disponibilita' delle droghe nelle strade statunitensi dall'ottobre 2000, quando e' iniziato il Plan Colombia.

Secondo Wola, la strategia degli Usa era quella di attaccare la produzione di narcotici (eradicazione, fumigazioni...) affinche' si avesse una scarsita' delle sostanze, e di conseguenza, un aumento dei prezzi che ne scoraggiasse il consumo.
Ma per l'Ong, le cifre dimostrano tutto il contrario. Dal 1981, quando un grammo di cocaina era quotato 550 dollari per strada, il prezzo e' crollato in maniera pesante fino a raggiungere il livello piu' basso della storia: 37 dollari nel giugno 2003.
Neppure i quasi 3 miliardi di dollari investiti nel Plan Colombia durante gli ultimi 4 anni sono riusciti a frenare questo trend verso il basso.
Nel caso dell'eroina, le statistiche indicano la stessa cosa, visto che il prezzo di strada e' calato in maniera sistematica da oltre un decennio. Oggi un grammo di eroina si ottiene con 139 dollari, nel 1993 lo stesso grammo ne costava 300.
La caduta del prezzo degli stupefacenti e' stata diametralmente opposta alla spesa che gli Usa hanno sostenuto nella loro lotta per contenere l'offerta di droghe all'estero. I 1.800 milioni di dollari che si spendevano nel 1981, sono cresciuti anno dopo anno fino a raggiungere i 3.624 milioni spesi quest'anno, la cifra record.

Ancora come prova del fallimento c'e' il numero degli arresti collegati a questo affare illegale. I detenuti sono cresciuti del 55% nel periodo 1993-2003, mentre la vendita al dettaglio di cocaina ed eroina si riduceva, rispettivamente, di un 32 e di un 40%.
Questo e' un dato importante visto che si era ripetuto come la politica dura contro i narcotrafficanti avrebbe reso piu' costoso l'affare e quindi l'avrebbe reso meno interessante, provocando come conseguenza, di nuovo, un rialzo dei prezzi.

Secondo Wola, un altro dato rivelante, gia' reso noto, e' quello che gli ettari coltivati a pianta di coca nella regione andina si sono mantenuti stabili, intorno ai 200 mila, per oltre 15 anni.
La riduzione avvenuta in Paesi come Peru' e Bolivia negli anni Novanta si e' tradotta in un aumento in Colombia. E secondo Gustavo Gorriti, giornalista peruviano invitato da Wola per raccontare la sua esperienza, ora si sta registrando lo stesso fenomeno, ma all'inverso. "La riduzione delle coltivazioni ottenute in Colombia negli ultimi anni, sta provocando il ritorno delle stesse coltivazioni in Peru' e in Bolivia", ha spiegato Gorriti.

La Casa Bianca possedeva tutti questi dati dalla primavera di quest'anno, ma non ha voluto renderli pubblici. Probabilmente, ha segnalato John Walsh, un altro componente del Wola, perche' farlo avrebbe voluto dire ammettere il proprio fallimento.
In realta' del poco effetto che ha avuto il Plan Colombia e la strategia antidroga Usa sul prezzo delle droghe e' un tema che da tempo sostiene lo stesso direttore dell'Ondcp, John Walters.
E' da un anno che Walters aveva previsto come il prezzo della cocaina avrebbe cominciato a crescere nel giro di sei mesi. E che se non era gia' avvenuto era perche' i narcos avevano messo da parte grandi riserve di stupefacenti che ancora non erano esaurite. Poi passati i sei mesi Walters era tornato a prevedere che forse per l'anno nuovo, il 2005, si sarebbero visti i risultati.
Secondo Walsh comunque queste sono tutti dati di cui i legislatori devono tenere conto quando dovranno decidere se continuare a finanziare, o no, il Plan Colombia.

Il Wola non sostiene nel rapporto che si abbandoni la lotta contro gli stupefacenti. Si e' anche riconosciuto nella conferenza stampa di illustrazione, che il caso della Colombia e' speciale e deve essere guardato in maniera diversa vista la minaccia dei gruppi armati che si finanziano con il narcotraffico.
La proposta, allora, e' quella di realizzare un grande dibattito nazionale con i Paesi colpiti per valutare i risultati e correggere cio' che fino ad oggi non ha funzionato. Contemporaneamente vengono proposte diverse alternative di cui tenere conto. Si suggerisce, per esempio, che il divieto dei narcotici venga fatto nei luoghi piu' vicini al loro destino finale, che si raddoppino gli sforzi per frenare il riciclaggio di denaro, e che si investa di piu' in sviluppo agricolo e istituzionale dei Paesi produttori.
Ma, soprattutto, che vengano intensificati gli sforzi di prevenzione e trattamento per ridurre il consumo negli Usa, "visto che fino a che noi continueremo ad utilizzare droghe, qualcuno ce le vendera'".
Le statistiche e le cifre rese note da Wola sono consultabili a questo indirizzo Internet: clicca qui.
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