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 USA - USA - Usa. Confondere le idee e confondere le acque, la strategia dei pro-life
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Articolo di Cinzia Colosimo
29 settembre 2005 19:30
 
Una commissione parlamentare dell'Illinois ha approvato il testo di una proposta di legge che regolamenterebbe la ricerca sulle staminali embrionali e sugli embrioni soprannumerari.
La legge, a firma del deputato democratico Dan Burke, e' stata approvata con 10 voti favorevoli e 3 contrari, e sara' votata in via definitiva dalla Camera entro la fine di ottobre. L'Illinois sembra deciso ad intraprendere la strada della legalizzazione e del finanziamento pubblico alla ricerca: con l'approvazione della legge nascera' l'Illinois Regenerative Medicine Institute, che rappresentera' una svolta politica importante soprattutto per gli Stati vicini, come il Missouri. Prima di questo traguardo importante pero', la legge verra' sottoposta a referendum popolare, che secondo il testo approvato in Senato, si terra' nel 2006.
Tra i tre voti contrari e' stato particolarmente strumentalizzato quello del deputato democratico Joseph Lyons, che ha sostenuto la campagna per la ricerca solo su staminali adulte definendo inoltre "scorretto" il modo in cui la commissione ha operato. Secondo Robert Gilligan, direttore della Catholic's Conference, anch'esso contrario alla legge, le voci di opposizione sono state ascoltate solo dopo una terza lettura del testo, influenzando la decisione finale: "E' irritante vedere approvare una mozione prima che siano state ascoltate tutte le posizioni. E' una cosa mai vista prima".
In realta' Gilligan ha avuto modo di argomentare la propria posizione senza equivoci di forma: oltre alla sua dichiarazione di voto contrario, ha esposto il contenuto di una lettera firmata da sei arcivescovi locali, piena di retorica e demagogia del sacrificio. Il testo recitava: "Riconosciamo la sofferenza umana. Ma per definirci realmente compassionevoli non possiamo giustificare l'utilizzo di denaro pubblico per la ricerca sulle staminali embrionali. Il dilemma etico in ballo e' fra chi sostiene che la vita di un bambino malato sia piu' sacra della sacralita' della vita stessa". Un concetto delicato, sostenuto a quanto pare solo da una logica di fede, che da' lo status di persona alla vita in generale, negando pero' il diritto alla vita a quelle persone di "serie b" che sono i malati. Per una simile posizione, allora, gli stessi malati non sarebbero stati baciati dal diritto naturale tanto quanto l'embrione.?
Non c'e' vita umana senza corpo, e una simile ideologia non regge senza questo presupposto semplice. Su questo punto almeno, Lyons ha ammesso che la fede deve essere "l'ultima carta da giocare", e che occorre separare le questioni scientifiche sulla ricerca e sulla teoria da quelle etiche che riguardano la pratica. Se la pratica poi riguarda anche l'attivita' politica, bene, allora che vengano rispettati i requisiti di laicita' e pragmatismo. La scienza probabilmente non e' una fede, o non lo e' tanto quanto la politica.
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