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Usa. Confutata, per la marijuana, la "teoria della porta"
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Articolo di a cura di Katia Moscano
24 aprile 2003 15:49
 
Mitch Earleywine, professore alla "University of Southern California" e autore del libro "Understanding Marijuana", smentisce la "teoria della porta", spiegando perche' fumare la marijuana non e' il primo passo verso l'assunzione di droghe piu' pesanti come l'eroina.
Ricordiamo che la "la teoria della porta indica che fumare marijuana e' il primo, doloroso, passo verso la dipendenza da droghe pesanti". Molti sostenitori di questa teoria, spiega il professore, pensano che la marijuana crei uno stimolo verso le droghe pesanti nello stesso modo in cui il sale fa diventare le persone assetate e -continua- due fatti provano che cio' e' evidentemente errato. Perpetuare questa menzogna e', anche, incredibilmente pericoloso.

Fatto 1: la maggioranza dei fumatori di marijuana non "si avvicina" alle droghe pesanti
Noi tutti potremmo conoscere eroinomani che fumano marijuana, e questo potrebbe farci ritenere che la marijuana e l'eroina siano associabili. Ma cosi' dimentichiamo che 83 milioni di americani hanno fumato la marijuana ma non hanno mai assunto l'eroina. Le probabilita' che si assuma droga pesante dopo avere fumato la marijuana sono minime. Una ricerca del "National Household Survey on Drug Abuse" del 2001 ha mostrato che se non avete mai provato la marijuana nella vostra vita, le probabilita' di usare altre droghe nell'ultimo mese e' di:
1 su 7 di fumare la marijuana
1 su 12 di provare qualche altra droga illecita
1 su 50 di provare la cocaina
1 su 208 di provare il crack
1 su 677 di provare l'eroina
Avrete certamente piu' probabilita' di lanciare in aria una moneta e fare uscire tutte le volte "testa", che iniziare a usare regolarmente l'eroina dopo avere provato la marijuana. In parole povere, la maggioranza delle persone che prova la marijuana non usa regolarmente e mai provera' le droghe pesanti.

Fatto 2: molti consumatori di droghe pesanti non hanno iniziato con la marijuana
Noi tutti potremmo conoscere tossicodipendenti da eroina che hanno fumato prima la marijuana, tuttavia, le ricerche dimostrano che molti di questi hanno assunto droghe pesanti prima della marijuana. Uno studio (Mackesy-Amiti, Fendrich & Goldstein, 1997) ha mostrato che il 39% dei tossicodipendenti ha iniziato con altre droghe. La tossicodipendenza puo' iniziare con la droga che e' piu' disponibile. Se nelle vicinanze ci fossero dei venditori di crack, inizierebbe con quello, ma il crack non e' la "porta" verso la marijuana. Allen Ginsberg, il poeta leggendario dell'epoca beat, ha usato eroina prima della marijuana, ma neppure l'eroina e' la "porta" verso qualche altra sostanza. Anche se ogni persona dedita all'uso di eroina fumasse prima la marijuana, cio' non proverebbe che questa, da sola, ha causato la dipendenza dalla droga pesante.
Tutti i tossicodipendenti hanno mangiato il pane ma nessuno -almeno non ancora- ha affermato che il pane sia la porta per la droga! La marijuana non porta al consumo di droga pesante.
I ragazzini che credono alla "teoria della porta" finiscono per rivolgersi a sostanze con effetti peggiori. Ho inteso dei clienti e degli studenti dire: "ci hanno detto che la marijuana porta all'eroina, cosi' abbiamo sniffato la colla". L'inalazione provoca molti piu' problemi di quanti la marijuana potra' mai dare, inclusi danni al cervello e la morte. Per di piu' le falsita' di questa teoria conducono verso l'assunzione di droghe pesanti nelle maniere piu' inaspettate.
Quando i ragazzini fumano la marijuana, capiscono che tutto quanto sentito a riguardo e' falso. Gli insegnanti gli dicono che la marijuana porta alla droga, allora perche' credergli quando dicono che il crack e' una droga?
La "teoria della porta", conclude Earleywine, intacca la nostra credibilita'. La marijuana non conduce i ragazzi verso le droghe pesanti, ma mentirgli si'.

Questo e' il primo articolo, di una serie, che il professor M. Earleywine pubblichera' on line sul sito: clicca qui
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