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Usa. I numeri della coca colombiana
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Articolo di Donatella Poretti
23 agosto 2002 17:45
 
La purezza della cocaina in vendita sulle strade Usa si e' ridotta del 10% durante l'ultimo anno. A dirlo sono funzionari colombiani e statunitensi, il motivo e' da imputare al buon successo delle eradicazioni e delle fumigazioni del Plan Colombia. L'ambasciatore colombiano a Washington, Luis Alberto Moreno, e lo zar Antidroga statunitense, John Walters, concordano nel ritenere che e' da piu' di dieci anni che non si verificava un fenomeno simile. "I piu' di 84 mila ettari eradicati l'anno passato hanno provocato una scarsita' di droga, cosi' i distributori hanno iniziato a mescolarla per poter accontentare la domanda", precisa Walters. L'ambasciatore Moreno, spiega che i campesinos sono comunque tornati a seminare molta coca, ma i frutti del raccolto si vedranno solo tra otto mesi. Di fatto la richiesta di cocaina negli Usa e' rimasta stabile, cosi' come pure il prezzo, e c'e' qualcuno alla Casa Bianca che ritiene possibile il fatto che essendo meno pura, i consumatori potrebbero abbandonare un prodotto, che di fatto e' peggiorato.
Marc Grossman, sottosegretario per gli Affari Politici del Dipartimento di Stato Usa, sostiene che: "i campesinos che tornano a seminare capiranno che le loro coltivazioni saranno nuovamente distrutte, anno dopo anno, fino a che alla fine smetteranno con questo tipo di coltivazioni e cercheranno nuovi mezzi di sussistenza che entrambi i Governi (colombiano e statunitense) offrono loro con i programmi di sviluppo alternativo".
Grossman in dichiarazioni rilasciate al quotidiano colombiano, El Tiempo, parla di 70 mila ettari gia' fumigati durante quest'anno, contro i 58 mila dello stesso periodo dell'anno scorso: "in questo momento si sta fumigando molto e la meta e' quella di raggiungere i 150 mila ettari prima della fine dell'anno. Questo sara' un record".
Insomma ottimismo quello manifestato dagli Stati Uniti, anche se i numeri e le cifre cambiano continuamente a seconda delle fonti. La Cia, all'inizio dell'anno aveva reso pubblico il dato che nel Paese erano 169 mila gli ettari seminati a foglia di coca, come dire il 25% in piu' rispetto al 2000 quando erano 136 mila. L'Onu, in un recente studio parla invece di 144 mila ettari, un 11% in meno rispetto ai dati della Cia, per quanto abbia rilevato che le coltivazioni sono diventate piu' produttive, fattore dovuto in parte alle coltivazioni industriali con sistemi di irrigazione, in parte a piante migliori e piu' redditizie. Di sicuro l'Onu e gli Usa concordano che la Colombia continua ad essere il maggior produttore mondiale di cocaina del mondo, coprendo l'80 per cento della richiesta del mercato.
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