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Usa: il vaccino per la cocaina. che non vaccina
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Articolo di Benedetta Marziali
18 agosto 2001 17:28
 
Ricercatori del The Scripps Research Institute -La Jolla, California- hanno sviluppato un composto che inibisce il passaggio della cocaina nel cervello. Il nuovo "vaccino" immunocomposto simula l'affinita' anticorpale della cocaina. Gli esperimenti su ratti immunizzati mostrano una riduzione dei comportamenti stereotipati indotti dalla cocaina per un periodo di 12 giorni.
Lo sviluppo del "vaccino" e' il risultato di otto anni di ricerche ed e' finanziato dal National Institute on Drug Abuse (NIDA), la psicologa M. Rocio A. Carrera, di La Jolla sostiene che "grazie al vaccino occorre ingerire una quantita' tripla di cocaina per ottenere l'effetto di una dose singola". L'affermazione pone non pochi dubbi sull'approccio terapeutico della dipendenza da cocaina, in effetti si scorge immediato il pericolo che i cocainomani siano portati ad assumere alte dosi di cocaina per raggiungere gli effetti, desiderati ma annullati dal "vaccino", in un pericoloso, e costoso, trend di "alti e bassi"; un rischio messo in evidenza anche dai ricercatori.
Lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento delle dipendenze da droga svolge un ruolo primario all'interno delle attivita' del NIDA e pone l'accento sul metodo di cura, degli effetti piuttosto che delle cause, ma, pur con tutta la buona volonta' e l'impegno scientifico, porta a soluzioni che, di fatto, potrebbero vanificare gli effetti stessi.
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