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Verso le Politiche 2006: il Manifesto Appello per la liberta' di ricerca
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2 febbraio 2006 19:18
 
Facciamo nostro e sottoscriviamo il manifesto-appello per la liberta' di ricerca scientifica, per l'accesso alla fecondazione assistita, per la liberta' terapeutica e per l'autonomia e responsabilita' individuale nelle scelte relative alla fine della vita, lanciato lo scorso 25 gennaio dall'Associazione Luca Coscioni e indirizzato ai "responsabili politici e istituzionali di ogni partito e schieramento e, in particolare, a coloro che in occasione delle imminenti elezioni politiche 2006 si candideranno a governare il nostro Paese".

Verso le Politiche 2006: il Manifesto Appello per la liberta' di ricerca

La liberta' di ricerca scientifica e' obiettivo irrinunciabile di uno stato di diritto democratico e laico. In Italia, purtroppo, tale liberta' viene costantemente violata e condizionata attraverso leggi e scelte politiche ispirate da pregiudizi ideologici e dogmi religiosi.

Ci rivolgiamo ai responsabili politici e istituzionali di ogni partito e schieramento, e in particolare a coloro che in occasione delle imminenti elezioni politiche 2006 si candideranno a governare il nostro Paese, affinche' si impegnino da subito davanti alle elettrici e elettori italiani per:

- consentire, attraverso limiti e regole stringenti sul modello della Gran Bretagna, la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali finalizzata alla comprensione e alla cura di malattie che colpiscono centinaia di milioni di persone nel mondo;

- consentire l'accesso alla fecondazione assistita e alla diagnosi preimpianto per le coppie affette da malattie genetiche, oltre alla fecondazione assistita con seme esterno alla coppia;

- garantire la liberta' terapeutica, affidata al rapporto tra medico e paziente, nella effettiva somministrazione di farmaci ampiamente testati e autorizzati in tutti i Paesi civili, ma ostacolati (e in alcuni casi proibiti) nel nostro Paese, quali: pillola abortiva RU486, cannabis terapeutica, trattamenti farmacologici per i cittadini tossicodipendenti e oppioidi per il trattamento del dolore;

- consentire autonomia e responsabilita' individuale nelle scelte relative alla fine della vita, innanzitutto per abbattere il fenomeno dell'eutanasia clandestina attraverso il rispetto della volonta' individuale liberamente e inequivocabilmente espressa, anche attraverso il riconoscimento delle direttive anticipate di trattamento e forme di regolamentazione dell'eutanasia sul modello olandese, belga, svizzero o secondo l'orientamento che sta assumendo anche il parlamento britannico.

La rimozione di divieti irragionevoli e' la premessa per politiche di investimento nella ricerca e nella formazione come elemento irrinunciabile di ogni strategia di sviluppo economico, civile e democratico. Lo stesso metodo scientifico - basato sull'analisi empirica e non su pregiudizi ideologici - puo' e deve essere adottato dalla politica, dalle democrazie liberali, come metodo laico per scegliere soluzioni di governo ai problemi della nostra epoca, relativi all'essere umano e al suo rapporto con la societa' e l'ambiente.

Primi firmatari:
Mauro Barni, Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini, Giulio Cossu, Elisabetta Dejana, Carlo Flamigni, Cesare Galli, Piergiorgio Strata, Antonino Forabosco, Demetrio Neri

A questo indirizzo Internet il testo integrale e la lista delle adesioni: clicca qui
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