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Vita da cani. Alcune razze di gatti sono ipoallergeniche?
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Articolo di Redazione
7 dicembre 2019 19:58
 
 Le allergie ai gatti colpiscono circa il 4% degli adulti e non sono dovute ai peli ma alla saliva. L'allergene principale è la proteina Feld1, prodotta naturalmente dalle ghiandole salivari e lacrimali del gatto. Mentre il gatto lecca spesso, l'allergene si diffonde su tutto il pelo dell'animale e quando i peli cadono, viene rilasciato nell'aria e provoca vari sintomi: tosse, starnuti, congestione nasale, orticaria, occhi rossi, anche attacco d'asma ed edema di Quint.

Razze di gatti che producono meno allergeni
Alcune razze di gatti sono meno allergeniche: il blu russo, il siberiano, l'abissino, il Devon Rex, il cornish rex o il balinese sarebbero gatti ipoallergenici. Un argomento spesso usato dagli allevatori per vendere queste razze. Nonostante i suoi capelli lunghi, il siberiano è in realtà il gatto che produce il minor numero di proteine Feld1. Le altre razze menzionate generano anche meno Feld1, ma nessun animale, e quindi nessun gatto, è ipoallergenico al 100%: anche una piccola quantità è sufficiente per scatenare un'allergia.
Anche le razze con pelo piccolo o assente, come la Sfinge, non sono una garanzia, poiché gli allergeni sono anche prodotti dalle ghiandole sebacee della pelle e persino dalle ghiandole anali. Inoltre, almeno altri sette allergeni di gatto sono stati identificati al di fuori della proteina Feld1. Infine, la concentrazione di Feld1 nella saliva è molto variabile da un animale all'altro, indipendentemente dalla razza o dal sesso. In breve, la nozione di "gatto ipoallergenico" è in gran parte esagerata.

Un gatto castrato è meno allergenico?
Molte altre idee sbagliate circolano sui gatti ipoallergenici, come il fatto che i gatti castrati producano meno allergeni o che i colori del mantello scuro scatenino più reazioni allergiche rispetto ai colori chiari. Non ci sono prove scientifiche a queste affermazioni. Alcune aziende hanno persino provato a creare gatti ipoallergenici (venduti a prezzi molto alti!) con manipolazioni genetiche, senza molto successo.

Allergia al gatto: cosa fare?
Le persone con predisposizione allergica (inclusa l'asma) purtroppo hanno un'altissima probabilità di sviluppare una reazione a contatto con un gatto. I sintomi possono essere limitati aspirando regolarmente per rimuovere i peli (tappeti, cuscini, tende ...). Al contrario, gli estrattori d'aria e il lavaggio dei gatti hanno scarso effetto sulla concentrazione di Feld1 nell'aria. L'unica misura davvero efficace è non avere nessun rapporto con l'animale.

(articolo di Célice Deluzarche, pubblicato su Futura-Santé del 07/12/2019)
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