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Lo xenofobo che divide la Germania
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Articolo di Redazione
21 marzo 2011 11:33
 
Oggi in Europa e' possibile diventare ricco e famoso sostenendo che i musulmani sono “il cuore di tutti i problemi” e che gli immigrati dalle zone povere del mondo, con la loro alta fertilita', minacciano di abbassare il livello medio di intelligenza di un Paese colto e sviluppato come la Germania. Questo e' precisamente cio' che ha scritto Thilo Sarrazin, 66 anni, ex-dirigente della Bundesbank e aderente al Partito Socialdemocratico (Spd) nel suo libro “Deutschland schafft sich ab “ (la Germania si distrugge), che si e' trasformato in un caso editoriale senza precedenti in quel Paese.
In un primo momento, molti giornalisti ed intellettuali tedeschi, chiamati ad esprimersi su questo libro, hanno liquidato le sue tesi come “deliranti” e lo hanno archiviato come una nuova provocazione. Ma questo libro e' stato uno dei piu' venduti del Paese. Sei mesi dopo il suo lancio, erano state vendute 1.200.000 copie ed e' diventato oggetto di un dibattito senza precedenti.
Si tratta di un libro pieno di statistiche, articolato in due linee tanto semplici quanto xenofobe: da una parte presenta in generale gli immigrati turchi e musulmani come “il cuore del problema”, grazie alla loro scarsa integrazione e dipendenza di ognuno dagli aiuti sociali. Dall'altro, mette mano a teorie sull'”intelligenza genetica” per sostenere che la maggiore fertilita' delle classi sociali basse e con meno cultura, in particolare gli immigrati musulmani, abbasseranno il livello medio di intelligenza del Paese. La Germania si distrugge, se non modifica urgentemente le politiche di immigrazione, secondo Sarrazin.
In seguito a varie controversie, l'autore si e' visto obbligato a dimettersi dal suo posto di dirigente della Bundesbank, la banca centrale tedesca. Una decisione che e' stata appoggiata dalla cancelliera Angela Merkel e dal presidente della Repubblica Federale, Christian Wulff, che hanno considerato “offensive ed inaccettabli” le sue dichiarazioni sul fatto che gli ebrei e i baschi hanno determinato geni che li differenziano dal resto dell'umanita', parole che a molti hanno ricordato le teorie naziste. Queste frasi non sono presenti nel libro, pero' il suo autore le ha pronunciate in una conferenza stampa con cui ha presentato la propria opera. Lo scandalo che ne e' nato e' stato la causa diretta per cui Bundesbank e Spd hanno iniziato a muoversi contro di lui.
Sarrazin era gia' famose per precedenti polemiche. Quando fu senatore e ministro delle Finanze della citta' di Berlino, a chi chiedeva aumenti per i sussidi di disoccupazione consiglio' di mettersi una maglia in piu' cosi' avrebbero risparmiato sul riscaldamento.. Nel ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, nel settembre 2009, dichiaro' alla rivista “Lettre Internacional”: “L'integrazione richiede uno sforzo da parte di chiede di integrarsi, Io non rispetto chi non chiede che ci debba essere questo sforzo. Non ho nulla da riconoscere a coloro che vivono di aiuti pubblici e negano l'autorità dello Stato che glieli ha concessi, non educano i loro figli e producono costantemente sempre piu' ragazze col velo . Questo vale per il 70% della popolazione turca e per il 90% di quella araba di Berlino”.
La Bundesbank e' riuscita a rimuovere il problema, ma non ha fatto altrettanto il Partito Socialdemocratico, formazione a cui Sarrazin appartiene da dieci anni. Per iniziativa di uno dei suoi dirigenti, Signar Gabriel, cerco' di espellerlo con due motivi: il primo era un'accusa di razzismo da cui poi risulto' assolto, mentre il secondo e' ancora aperto. Per cui, di fatto, Sarrazin e' ancora membro del Spd.
L'uomo che ha incendiato la Germania, vive a Neue Westend, a Berlino ovest. Si tratta di un gruppo di case borghesi e con giardino dove passano, lontano dagli immigrati, donne ingioiellate accompagnate da cani freschi di toilette. Thilo Sarrazin apre la porta personalmente, presentandosi con un paio di pantaloni sportivi, un maglioncino e un paio di pantofole a quadri. Invita ad accomodarsi in una stanza dove c'e' una grande biblioteca e ammette che la propria vita e' cambiata da quando ha scritto il suo libro.
“Oggi sono molto conosciuto, viaggio molto, tengo molte conferenze e rilascio molte interviste. E' la vita di uno scrittore famoso”, dice mentre si stropiccia gli occhi dietro le lenti.Il suo compito, che pare prendere come una missione, e' nello spiegare come Germania ed Europa in generale si stanno distruggendo: “La Germania ha da piu' di 40 anni una percentuale di nascita di 1,4 per ogni donna; questa significa che la popolazione tedesca diventa sempre meno per ogni generazione; in Spagna, anche se con qualche anno di differenza, esiste il medesimo problema. Nel contempo la natalita' si distribuisce in Germania in modo irregolare rispetto ai diversi livelli di educazione. Questo significa che gli strati sociali meno istruiti hanno una maggiore percentuale di nascite, e per questo motivo il potenziale della Germania si annulla piu' rapidamente della popolazione. In terzo luogo, il tipo di immigrazione che abbiamo non e' adeguata a risolvere i problemi che abbiamo. Oggi abbiamo necessita' di lavoratori qualificati. Se la percentuale di nascita degli immigrati con bassa cultura, provenienti da Turchia e Africa, segna punti sempre maggiori, nel giro di poche generazioni la Germania avra' una maggioranza di popolazione turca, araba, africana e musulmana”.
D. Quando si guarda la Germania non si vede da nessuna parte che la situazione sia cosi' drammatica...
R. La gente che beveva coppe di champagne nel bar del Titanic non si rendeva conto di niente: l'orchestra suonava, tutto il mondo stava bene, e all'inizio nessuno si era reso conto del problema. Per cui erano condannati a morte in quanto l'acqua continuava ad entrare nella nave. Quello che osserviamo oggi non dice assolutamente niente in quanto manca la prospettiva. Io ho chiesto di analizzare queste questioni e verificare come si evolve la discussione.

Dei sette milioni e mezzo di stranieri che vivono legalmente in Germania, un Paese di 82 milioni di abitanti, tre milioni sono di origine turca e 280.000 araba. Sono molti coloro che considerano che il libro di Sarrazin e il suo risultato siano “una reazione isterica di fronte ai cambiamenti attuali nella Repubblica Federale”, come ha scritto Arno Widmann, editorialista del Frankfuhrter Rundschau. Christian Staas, del settimanale Die Zeit, ha condannato il “progetto eugenetico”. Nello stesso tempo e' stato criticato tanto dai rappresentanti della comunita' musulmana come da quelli della comunita' ebraica. Altri, come il cancelliere Helmut Schmidt, riconoscono, senza dubbi, che ha rotto un tabu'. Schimdt si e' detto contrario alla sua espulsione dal partito, senza pero' non criticare l'ex-banchiere: “Credo che si sia assolutamente equivocato col mescolare le tradizioni civilizzatrici di altri popoli con l'eredita' genetica”.
Una curiosita': secondo un'inchiesta del quotidiano scandalistico Bild, il 18% della popolazione voterebbe Sarrazin se si presentasse alle elezioni.
“La controversia si deve al fatto che le mie analisi sono scomode, e alla politica non piace guardare in faccia le verita' scomode”, contrattacca Sarrazin, sciorinando con calma le sue parole. “Io dico che persone di diverse culture si comportano in modo diverso, e questa differenza non e' uguale per tutti i gruppi di immigrati. Cosi' ho rotto un tabu' politico che dice: tutti gli uomini sono uguali, per cui tutte le persone che stanno qui possono essere considerate come tedeschi di nascita”.
D. Perche' indica determinati gruppi di immigrati come “il cuore del problema”?
R. L'integrazione si puo' misurare attraverso tre indicatori: il successo dei giovani nel mercato tedesco del lavoro, i riusultati in ambito scolastico e la frequenza con cui gli immigrati si rivolgono agli aiuti statali. In base a questi indicatori, si osserva che l'integrazione dell'immigrazione che arriva dall'est dell'Europa, cosi' come quella dell'estremo Oriente, non preseta nessun problema. Tutti questi indicatori, utilizzati nell'ambito di un'analisi sugli immigrati che giungono da Paesi musulmani, danno come risultato, mediamente, dati contrari.
D. Da una parte l'indicazione di un gruppo etnico-religioso come “il cuore del problema”; dall'altro le sue teorie sull'intelligenza genetica. Non dovrebbe uno preoccuparsi, soprattutto in Germania a causa del suo passato nazista?
R. Una cosa non ha niente a che vedere con l'altra. Il famoso psicologo americano Martin P.Seligman ha scritto, nel suo libro “ What you can change and what you can't”, che le importanti ricerche dei nazisti in materia genetica furono ingiustamente screditate, grazie agli orrori messi in atto dal regime nazista. Questo significa che la domanda del passato nazista non ha niente a che fare con quello che e' il mondo di oggi.

Sulla domanda a Sarrazin per le accuse di razzismo, visto che indica un gruppo etnico come causa della possibile distruzione della Germania, egli dissente con la testa e, con gli occhi rivolti in basso, contesta nervoso: “Non c'e' volta che non lo ripeta. Le accuse sul fatto che io sia razzista sono assurde, e non mi si puo' non credere”, E aggiunge: “Per quanto riguarda i musulmani, io sostengo che la loro mancanza di integrazione si deve alla loro cultura. Riguardo alla loro intelligenza media, io non dico neinte nel mio libro”.

D. Il partito neo-nazi NPD ha distribuito clandestinamente copie digitali del suo libro tra i loro membri...
R. La casa editrice si e' mossa contro e questo non ha niente a che fare con noi.
D. Pero' le sue teorie appoggiano ideologie politiche estremiste.
R. La questione e' se il libro parla di fatti importanti e verita'. Non si tratta di verificare se qualcuno ha un'opinione particolare su di esso. Il fatto che il partito NPD sia d'accordo su alcuni passaggi del libro, e' stato utilizzato per diffamarmi.
In base alle condanne iniziali, la polemica che e' partita dall'idea che “La Germania si distrugge” ha prodotto alcune modifiche sostanziali nel tono della politica tedesca. Alcuni mesi dopo la pubblicazione del libro, in pieno dibattito su queste tesi, la cancelliera Angela Merkel ha dato per fallito il multiculturalismo, dopo che era stato definito come un modello per diversi anni. “Noi come Unione siamo a favore della cultura tedesca come guida e contro il multiculturalismo. Il multiculturalismo e' morto”. Ha detto la Merkel lo scorso ottobre di fronte ai giovani del suo partito, sostenendo che e' necessario esigere di piu' dagli immigrati. Da allora si sono sentite sempre piu' frasi discriminatorie nei confronti dell'islam. “L'Islam non riguarda la Germania”, ha detto la scorsa settimana il neo ministro dell'Interno, socialcristiano, Hans Peter Friedrich.
D. Crede che il successo del libro abbia condizionato le successive decisioni politiche?
R. Non lo so ancora. Pero' i politici hanno dovuto riconoscere che le questioni poste dal mio libro coinvolgono il 60% della popolazione. Non so, tuttavia, se affermazioni come "il multiculturalismo ha fallito" siano state opportunistiche.
I rappresentanti musulmani in Germania, d'altra parte, denunciano costantemente come si sentano vittime di discriminazioni in una disputa che sembra assurda e dichiaratamente parziale. La polemica e' partita e va avanti, con molta chiarezza, nell'ambito di una crescente tensione sociale.

(articolo di Laura Lucchini, pubblicato sul quotidiano El Pais del 20/03/2011)
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