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10 MILIONI DI NAVIGATORI IN INTERNET?
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Comunicato 
10 gennaio 2001 0:00
 


LA BUFALA DEL NUOVO MILLENNIO.

Firenze, 10 Gennaio 2001. Il presidente dell'Autorita' delle Telecomunicazioni ci ha comunicato che in Italia ci sono 10 milioni di navigatori che vanno in Internet.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Se vuole essere un metodo per far capire che Internet e' importante per lo sviluppo delle comunicazioni nel nostro Paese, e quindi attirare l'attenzione dei piu' in senso lato ed in senso economico, il metodo scelto dal prof. Enzo Cheli e' decisamente il peggiore, perche' si fonda su un'approssimazione e un metodo che rasenta il codice penale, e che ci limitiamo a definirla "LA BUFALA DEL NUOVO MILLENNIO".
Non siamo a conoscenza di metodi particolari per rilevare il numero dei navigatori, se non quello degli abbonati ai diversi Internet provider, con cui gli stessi imbastiscono le loro fortune economiche, soprattutto borsistiche. E tutti sanno che mediamente un navigatore di Internet e' abbonato quantomeno a tre fornitori di accesso che, essendo nella maggiorparte dei casi gratuiti, sono scelti a man bassa per potersi garantire, in caso di problemi tecnici di uno quanto di un altro, l'accesso in qualunque momento. Inoltre, siccome molte indagini ci fanno sapere che un alto numero di navigatori (la maggiorparte?) e' tale dagli uffici, ognuno di questi ha quantomeno un altro indirizzo di posta elettronica per la sua corrispondenza privata.
Insomma un incrocio di situazioni che dovrebbe quantomeno far diminuire di due terzi la cifra messa in circolazione, non dalla azienda che vuole farsi un po' di pubblicita' a buon mercato per veder salire di qualche zero virgola i propri titoli in Borsa, ma nientemeno che dal Garante delle Telecomunicazioni.
Inoltre ve li immaginate un quinto della popolazione italiana (compresi anziani e bimbi) che naviga in Internet? Cosa sarebbe successo al commercio elettronico nel periodo degli acquisti di Natale e fine anno? Il flop a cui abbiamo assistito?
Non vogliamo sminuire il fenomeno -tutt'altro- ma e' meglio che le cose siano presentate e conosciute nelle loro reali dimensioni, senza creare facili entusiasmi che, di solito, sono forieri di grandi delusioni. Qualche esempio di entusiasmi inutili e pericolosi? La tecnologia wap e le gare Umts plurimiliardarie, dove ci hanno portato? C'e' qualcuno che si e' accorto che negli Usa sull'argomento se ne parla solo nei circoli degli addetti ai lavori, perche' si sono resi conto che ci vogliono ancora diverse decine d'anni per ottenere qualcosa che possa assomigliare al web di oggi? E in Italia, su questo, non c'erano (e ci sono?) i grandi entusiasmi?
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