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Aduc – Osservatorio Firenze. Dalle bici alle auto a nolo, la follia incivile dilaga?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
8 ottobre 2017 11:33
 
 Stanno per diventare 8.000 le bike sharing (Mobike, azienda cinese, e altri futuri attori che stanno arrivando sul mercato) a disposizione di chi vuole una mobilita’ alternativa nella citta’ di Firenze. Ottomila bici per, al momento, circa 1.300 posti in cui parcheggiarle. 2+2=4. Qualcosa non torna? Sembra proprio di si’. A questo aggiungiamo i tre operatori di car sharing (anche questi in crescita), in un contesto in cui gli utenti sono spesso “costretti” a parcheggiarle dove capita, con conseguenze sulla mobilita’ e sicurezza urbana, nonche’ per le loro tasche *.
Ci stiamo avvicinando al caos? No, ci siamo gia’. Per le bici lo abbiamo documentato nei giorni scorsi con le immagini di quelle “parcheggiate” dentro il fiume Mugnone… non d’abitudine, per carita’, ma evidente segnale di degrado diffuso che, nella fattispecie, e’ solo una forma estrema… del resto, non e’ una novita’ che queste bici le troviamo dovunque e dove non dovrebbero essere parcheggiate. Per le auto, la richiesta di aiuto da parte di multati che si lamentano sta diventando quotidianita’ presso i nostri uffici di via Cavour.
Sono tutti incivili? In parte si’, ma, come ricorda un detto popolare, l’occasione fa l’uomo ladro. Nel nostro caso l’occasione e la mancanza di luoghi dove parcheggiare in modo consono e civile, mancanza che non e’ dovuta solo alla pigrizia dell’utente che dovrebbe magari fare qualche decina di metri in piu’ rispetto al suo luogo di destinazione, ma essenzialmente alla mancanza di infrastrutture dove parcheggiare, sia bici che auto.
Quindi, e’ stato bello e anche utile (sulla carta, a questo punto) dare il via allo sharing, ma bisogna ricordarsi di non fare mai il passo piu’ lungo della gamba. Cioe’, questa citta’ non e’ in grado di reggere l’impatto di questo sharing. Per cui, per non esplodere, occorre:
- provvedimento temporaneo: bloccare la concessione di tutte le autorizzazioni e ridimensionamento di quelle gia’ in corso;
- metter mano a nuovi parcheggi per bici e auto, inclusi quelli dentro i palazzi… visto che in citta’, centro storico e non solo, ce ne sono a iosa che potrebbero servire alla bisogna, invece di continuare a farli marcire esteticamente e logisticamente (Sant’Orsola grida vendetta, per esempio).
L’alternativa e’ rinunciare alla politica dello sharing. Accontentarsi della attuale limitata portata, ridimensionandola per non continuare a farci male.
Il resto -non ce ne voglia nessuno- e’ solo demagogia.
Certo, poi c’e’ il problema della mobilita’ pubblica, i tram, gli autobus, etc… ma qui, per ora, parliamo solo di quella privata.

* quando arriva al noleggiatore la multa per sosta vietata, questi poi la gira al noleggiante, con ulteriore e antipatico aggravio di costi rispetto alla multa in se’i
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