testata ADUC
AGEVOLAZIONI FISCALI A GO-GO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
1 novembre 2000 0:00
 


L'UE METTE IN MORA L'ITALIA PER LA SUA POLITICA DI CONCESSIONI IN DEROGA, A FAVORE DELLE CORPORAZIONI E CONTRO I CONSUMATORI Firenze, 1 Novembre 2000. Sta per arrivare una nuova sanzione all'Italia da parte dell'Ue: una lettera di messa in mora per non aver ottemperato ad una sentenza della Corte Europea di Giustizia del 1998 sul recupero di centinaia di miliardi di sgravi fiscali concessi agli autotrasportatori; crediti d'imposta (solo nel 1992 erano 275 miliardi) che erano stati giudicati incompatibili con le norme dell'Unione. Non e' una novita', perche' altrettanto era stato gia' richiesto all'Italia per gli anni 1993 e 1994 (900 miliardi). Il Governo sta cercando di far rientrare questi sgravi, ma non riesce a farsi approvare dal Parlamento un disegno di legge ad hoc, e non crediamo che, vista l'impopolarita' del provvedimento e le elezioni incombenti, se ne possa parlare prima della prossima legislatura.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Si potrebbe dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio, perche' proprio in questi giorni, cosi' come preannunciato dal ministro delle Risorse Agricole, si sta per fare qualcosa del genere sulla vicenda quote latte: mentre per l'autotrasporto si trattava di introiti mancati, per le quote latte si sta cercando di far pagare allo Stato cio' che invece dovrebbe essere pagato da chi non ha rispettato le norme comunitarie. Tutto con un'unica grande mucca: lo Stato.
Ma i nodi vengono al pettine, anche quelli di suicide e illiberali scelte economiche, tutte impostate sulla concessione casuale a questa e a quell'altra corporazione che fa la voce grossa, per assicurarsi la tranquillita' del momento, non vedendo oltre la lunghezza del proprio naso, e ritrovandosi, alla fine, con un groviglio di provvedimenti dove l'unica evidenza e' solo l'incapacita'. E' quello che e' successo di recente anche con gli sgravi agli autotrasportatori, che pagano la benzina meno degli altri, ed e' quello che succedera' ancora, perche' non vediamo all'orizzonte nessun cambiamento di politica. Ci si continua a basare sul fatto che il consumatore finale, inerte e senza voce, e' l'anello finale da spremere, e invece di consentire lo sviluppo del mercato e della concorrenza per tutti, si preferisce -grazie al potere di concessione in deroga e alla complicita' che ne consegue con le corporazioni agevolate- favorire il mantenimento del proprio status.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS