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ANAGRAFE DEI CONTI CORRENTI
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Comunicato 
6 novembre 1998 0:00
 

INUTILE E SCORAGGIANTE, STRUMENTO DI SCORAGGIAMENTO DEL RISPARMIO

Firenze, 6 Novembre 1998. La proposta del ministro delle Finanze di istituire un'anagrafe dei conti correnti bancari viene commentata dall'Aduc, per voce del suo presidente nazionale Vincenzo Donvito.
Ci stiamo domandando a cosa possa servire, visto che -a quanto ci dicono con tono affatto rassicurante- non dovrebbe essere l'occhio fisso dello Stato nelle tasche dei risparmiatori. Perche' il fatto di avere piu' conti correnti dovrebbe essere sinonimo di tendenza alla violazione delle leggi fiscali? Domande che resteranno senza risposta, perche', ormai, di certe cose non si parla affatto, neanche nei luoghi deputati, come il Parlamento: tutti gli atti di politica fiscale sono demandati -non solo nell'esecuzione, come sarebbe logico, ma anche nella decisione- al Governo; materie cosi' importanti non sono oggetto di confronto, ma solo di imposizione, ed e' logico, di conseguenza, che si presentino solo con caratteri vessatori.
Infatti l'anagrafe dei conti correnti avra' come unico risultato di scoraggiare il risparmio, allontanare i risparmiatori dal sistema bancario e rendere le banche piu' arroganti nei rapporti con gli utenti. Quante volte il risparmiatore deve soggiacere a decisioni assurde delle banche sulle condizioni di tenuta conto e sull'erogazione del credito, solo perche' queste ultime si trincerano dietro le imposizioni di Tesoro e Finanze? Quasi sempre. E grazie a quest'anagrafe i risparmiatori saranno ulteriormente penalizzati, perche' scoraggiati nella gestione differenziata di patrimonio e investimenti, perche' cio' che con quest'anagrafe si penalizza e' proprio la differenziazione.
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