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L'AUDITORIUM FINISCE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E ALLA CORTE DEI CONTI.
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Comunicato 
2 febbraio 1999 0:00
 


Roma, 2 Febbraio 1999. "Abbiamo semplicemente ritagliato gli articoli apparsi sui quotidiani romani e gli abbiamo spediti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti."
Cosi' ha dichiarato Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc - che prosegue:
"a nostro avviso ci sono gli elementi per un intervento della magistratura, perche' se e' vero che la gara d'appalto era "a corpo", come dire chiavi in mano, come e' possibile che sia aumentata del 14%? Cioe' di 20 miliardi rispetto ai 139 dell'aggiudicazione? Con tali rialzi anche le ditte che avevano partecipato alla gara potrebbero ripartecipare. Insomma l 'appalto sarebbe stato modificato in corso d'opera, il che violerebbe la legge sugli appalti.
Altra anomalia e' quella di prevedere un bonus in caso di chiusura anticipata dei cantieri: il gioco e' facile, basta prevedere un periodo piu' lungo dei lavori!
Ultima considerazione riguarda il ruolo istituzionale del Comune. Come fa un ente pubblica, rappresentante quindi gli interessi generali, a farsi "mediare" dalla CONFINDUSTRIA, che e' "parte"? Come dire che sul ring un pugile e l'arbitro sono d'accordo nel suonare l'altro pugile. E il Comune, da questa vicenda, ci pare che ne sia uscito veramente suonato."
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