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LA BEFFA DEI PREZZI LIBERI E CONTROLLATI
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Comunicato 
23 agosto 2000 0:00
 


IN ARRIVO LA MAZZATA DEL RIENTRO: TUTTO CAMBIA PER NON CAMBIARE …..

Firenze, 23 Agosto 2000. E' diffusa l'opinione che al rientro dalle vacanze, e con la riapertura delle scuole, i consumatori debbano trovare i prezzi piu' alti. Nonostante l'attivita' istituzionale ed amministrativa molto rallentata, questa opinione e' una realta' concreta, e lunedi' prossimo l'Autorita' garante per l'energia elettrica e il gas, per quello che gli compete, ci dara' il responso della mazzata.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
In Italia la situazione, con la cosiddetta dismissione dei monopoli di Stato, e' diventata schizofrenica: lo Stato continua ad essere imperante in ogni luogo, per cui i prezzi -siano delle voci controllate che di quelle cosiddette liberalizzate- aumentano sempre.
Un'utile tabella ci e' fornita dall'agenzia Ansa e ci aiuta a meglio comprendere questo fenomeno: voci controllate media '99
-elettricita' -3,8%
-gas -2,5%
-trasp. ferroviari +0,3%
-trasp. marittimi +2,5%
-trasp. urbani +0,5%
-pedaggi autostrade +3,6%
-canone rai +2,7%
-telefono -2,8%
-rifiuti urbani +4,7%
-acqua potabile +12,4%
-medicine fasce a-b +3,2%
Totale +0,8%
voci liberalizzate media '99
-zucchero -1,1%
-carne +0,3%
-pane +1,4%
-medicine fascia c +2,2%
-affitti +3,4%
-camera d'albergo +4,5%
-prod. petrolio +5,0%
-ass. Rc auto +17,0%
-biglietti aerei naz. +3,8%
-latte +0,6%
-pasta +0,7%
Totale +3,8
Se andiamo da una tabella all'altra, perdiamo il senso del significato "controllate" e "liberalizzate", anche grazie ad alcune sentenze dell'Antitrust, in particolare quella sul cartello dei petrolieri e sul cartello degli assicuratori per la Rc-auto: voci inserite tra le "liberalizzate", ma che, viste le sentenze, sarebbero piu' a loro agio in quelle "controllate". Inoltre la voce "telefono" tra quelle "controllate" puo' valere solo per il canone obbligatorio Telecom, ma non certamente per tutto il settore a cui, invece, la percentuale di -2,8 fa riferimento (infatti il solo canone e' aumentato).
Fatto non secondario e' quello relativo alle voci elettricita', trasporti ferroviari, pedaggi autostradali, telefono: sono "voci controllate" i cui servizi sono erogati da aziende di rilievo nazionale ufficialmente privatizzate. Mentre -sempre tra le "voci controllate"- spiccano anche gas, trasporti marittimi e urbani, rifiuti urbani, acqua potabile: anche qui servizi erogati da aziende locali ufficialmente privatizzate, ma a cui e' stato affidato il servizio con l'autarchico e monopolista metodo della concessione o della gara d'appalto a vincitore unico …. alla faccia della concorrenza e della liberta' di scelta del consumatore.
L'unica "voce controllata" a pieno titolo sembra essere quella del cosiddetto "canone Rai": gabella obbligatoria per l'acquisto del televisore che serve a finanziare un'azienda proprieta' del Tesoro, cioe' del Governo, perche' concorra con altri non foraggiati (la perla per capire cosa sia il mercato in Italia)
Questa e' la fotografia di pubblico e privato, liberalizzato e controllato, che sono e non sono, che dicono ma non dicono, che fanno ma non fanno, che si spalmano per incrociarsi, che si privatizzano con i soldi pubblici, o sono privati che socializzano le perdite e capitalizzano gli utili, o sono pubblici i cui utili non servono a diminuire i costi al consumo ma a nuovi investimenti nel mercato. Una fotografia con una netta e precisa costante: il consumatore e l'utente suddito che non trae alcun vantaggio, ma deve solo pagare costi sempre piu' alti, perche' tutto cambi per non cambiare niente.
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