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Cambiamento climatico e non solo. Ma guarda un po’, ci sono ancora i vulcani…
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Comunicato di Vincenzo Donvito
24 dicembre 2018 16:10
 
  La tragedia in Indonesia dovuta all’eruzione di un vulcano, il conseguente tsunami e le centinaia di morti e il migliaio di feriti, è sulle prime pagine dei media. Probabilmente ci resterà per qualche giorno, anche perché a Natale “ci sono poche notizie” secondo i crismi del “notiziometro” del mondo cosiddetto occidentale.
E un altro vulcano, più nostrano e al momento senza tragedie, si è fatto sentire più del solito, l’Etna (*).
Sono mesi e mesi che, per gli amanti delle notizie del “settore”, gli allarmi e le preoccupazioni per la cosiddetta potenza della Natura, erano legati in dose massiccia alle conseguenze del riscaldamento climatico, complici anche numerosi convegni e incontri internazionali in materia.
Ma ci sono ancora, e sempre i vulcani. Guarda un po’!! Ce lo hanno ricordato gli stessi vulcani nei giorni scorsi a Giava e oggi a Catania. Non è che nel frattempo ci fosse stato chissà quale evento o innovazione che ci avrebbe potuto far dimenticare la loro esistenza, solo che, sempre e soprattutto nel mondo cosiddetto occidentale, si fa presto a dimenticarsi o non pensare a cose del genere, soprattutto quando non avvengono sotto la propria sedia (ché altri vulcani si sono fatti sentire, lontani).
Bene c’é anche Catania, ma c’é anche Napoli col Vesuvio. Magari non proprio la città di Napoli come invece è per Etna/Catania, ma sempre diversi centri abitati vivi, pulsanti, numerosi e operosi ne sono coinvolti.
Non siamo qui per fare un trattato di vulcanologia, ma solo per stimolare alcuni campanelli d’allarme su una serie (due nel nostro caso) di evidenze che la presunta narrazione della storia futura non potrà ignorare. E’ solo questione di tempo. Come per tante altre cose nella vita. Come per il cambiamento climatico e la produzione di gas ad effetto serra, e la deforestazione e i modelli economici distruttori del Pianeta.
L’occasione della tragedia indonesiana farà riflettere i cosiddetti decisori delle nostre autorità? Le prossime iniziative e campagne elettorali saranno sempre incentrate su chi si guarda il proprio ombelico e chiede consensi e potere per farlo meglio dilatare o coprire con mutandoni meno cresposi, fatti di lana sovranista?
Buttiamo il cosiddetto sasso in quello che – a ragione – ci sembra un acquitrino stagnante e, in quanto tale, pericoloso per la nostra salute: dove sono le politiche di evacuazione delle cittadine che gravano nelle zone a rischio intorno al Vesuvio? E c’é una politica di evacuazione della città di Catania? Bum! Dirà qualcuno, l’avete sparata grossa, catastrofisti da strapazzo che non siete altro. Vaglielo a dire, per parlare solo dell’oggi, ai parenti dei morti e ai senza-casa e senza-lavoro colpiti dallo tsunami in Indonesia. O forse dobbiamo essere felici perché tra qualche migliaio di anni, così come noi oggi troviamo i cavalli bardati sotto le infinite ceneri di Pompei, domani, grazie alla nostra inezia attuale, avremo dato l’opportunità ai nostri posteri di trovare corpi e vestigia e qualche smartphone tra le sale coperte da ceneri del teatro Bellini di Catania?

NOTA
* Intenso sciame sismico sull'Etna, colonna di cenere dal vulcano Dalle 8.50, oltre 130 scosse nelle prime tre ore Roma, 24 dic. (askanews) - Dalle ore 08:50 locali è in corso un intenso sciame sismico sul vulcano Etna. Nelle prime tre ore sono avvenute oltre 130 scosse sismiche, le maggiori delle quali sono state di magnitudo Ml = 4.0 (alle ore 13:08, localizzata nella zona di Piano Pernicana, fianco NE del vulcano, a 2 km profondità e 6 km a W di Zafferana Etnea) e Ml 3.9 (localizzata nella zona di Monte Palestra fianco NO del vulcano). Lo rende noto l'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). L'attività sismica è stata accompagnata da un graduale incremento del degassamento dall'area craterica sommitale, inizialmente con sporadiche emissioni di cenere emesse dalla Bocca Nuova e dal Cratere di Nord-Est, che sono culminate alle ore 12.00 circa in un denso e continuo pennacchio di cenere scura. Dopo circa cinque minuti è iniziata un'intensa attività stromboliana localizzata alla base meridionale del Nuovo Cratere di Sud-Est, probabilmente scaturita da una fessura eruttiva. Contemporaneamente l'attività stromboliana è ulteriormente incrementata anche alla Bocca Nuova e al Cratere di Nord-Est. Alle ore 12.01 locali la Sala Operativa dell'Osservatorio Etneo (OE-INGV) ha diramato il comunicato VONA ROSSO per emissione di cenere, indirizzato alle autorità aeronautiche. Le reti geodediche GPS e clinometriche mostrano vistose deformazioni dell'area sommitale. L'Osservatorio Etneo sta continuamente monitorando l'evolversi dei fenomeni in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e tutte le Autorità di Protezione Civile.

 
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