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CANONE TELECOM: PROVE GENERALI DI DUOPOLIO ALL'ITALIANA
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Comunicato 
3 gennaio 2001 0:00
 


A SPESE DEL CONSUMATORE/SUDDITO

Firenze, 3 Gennaio 2000. Da ieri al centralino e alla casella E-mail dell'Aduc c'e' un motivo conduttore piu' assiduo di quanto gia' non lo sia in modo piu' o meno permanente: "allora non pago piu' il canone Telecom: come devo fare? A chi mi devo rivolgere?".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Sono i risultati della notizia che non c'e', cioe' della fine del monopolio e dell'avvio della concorrenza sull'ultimo miglio, e della notizia che (per distrazione?) non viene data: l'avvio delle prove generali del duopolio Telecom/Enel (Infostrada e Wind) nelle telecomunicazioni.
Ci dispiace dover fiaccare le aspettative di tutti coloro che ci hanno contattato, ma, forse, qualcosa si potra' vedere fra sei/sette mesi, e non sappiamo cosa potra' essere, anche rispetto a quelle promesse sparate da Infostrada sul canone zero che tanto hanno fatto arrabbiare e preoccupare l'amministratore delegato di Telecom, al punto tale che gliele ha fatte rimangiare.
Mentre sul duopolio la cosa e' piu' che evidente: solare, con il proprietario dell'Enel (il ministero del Tesoro), che e' anche azionista di minoranza della Telecom (con tanto di golden share che gli assicura il potere decisionale), che e' anche il garante del rispetto delle regole.
Una conferma dell'originalita' del capitalismo all'italiana: non un bel duopolio (tipo PepsiCola e CocaCola in Usa e nel mondo che si fanno una guerra ad ogni livello), ma un duopolio dove chi fa e controlla le regole del gioco e' lo stesso protagonista delle due aziende. Non c'e' che dire!
Stiamo parlando di meccanismi e metodi base dell'organizzazione dell'economia che, cosi' strutturati, traducendoli in un linguaggio piu' comprensibile alla maggiorparte dei consumatori, non possono dare che i risultati che ci vengono prospettati: si continua ad essere obbligati a pagare il canone a Telecom (che cosi' avra' piu' tempo per meglio raschiare il fondo del barile con la sua politica commerciale arrogante che fa trovare in bolletta le sorpresine piu' incredibili e non richieste, tipo Teleconomy), e gli altri gestori (Enel essenzialmente) prima di fare qualunque scelta -rimangiandosi anche quanto gia' detto- si mettono d'accordo con Telecom.
C'e' qualcuno che e' disposto a scommettere che ne verra' fuori qualcosa di positivo per i consumatori? Si faccia avanti!
E' un "gia' visto", perche' e quello che succede sul mercato della benzina con il duopolio Agip-Ip e Unione Petrolifera Italiana, dove l'Agip-Ip e' proprieta' dello Stato, proprio come l'Enel: e che il mercato della benzina sia sospetto di cartello, ce lo dice anche il multone inflitto dall'Antitrust.
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