testata ADUC
CARO BENZINA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
8 gennaio 2000 0:00
 

IL GIOCO E' TRUCCATO, I BARI SONO NOTI COSI' COME GLI SPECULATORI. L'ANTITRUST E' TOMBALE. E IL MINISTRO AMATO?

Firenze, 8 Gennaio 2000. Il prezzo del greggio cala raggiungendo i livelli di ottobre scorso, ma il prezzo alla pompa non torna agli stessi livelli. Da piu' parti si chiede l'intervento dello Stato, del Governo e dell'Autorita' specifica, fino a chi auspica un ritorno ai prezzi controllati, cosi' com'e' ancora per energia elettrica e gas, che, per questo, avrebbero performance piu' contenute.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua:
Una situazione da cui e' difficile venirne fuori in breve tempo, perche' tutte le scorciatoie vanno all'incontrario di come e' stata indirizzata l'economia italiana da quando e' cominciata la disgregazione dei monopoli.
Chiedere l'intervento dello Stato e' completamente inutile, perche' se da una parte fa lo "sconto" di 35 lire, dall'altra -Iva- si riprende i frutti degli aumenti. Cosa poi -sull'andamento dei prezzi- possa fare l'Autorita' o il ministero dell'Industria con le sue tabelline dell'osservatorio, e' un mistero. La proposta del ritorno ai prezzi amministrati e' -in questo ambito- l'unica con una certa credibilita' di successo per la diminuzione, ma sarebbe un disastro nel lungo tempo e un pessimo esempio per l'andamento generale dell'economia.
Stiamo pagando le scelte dei Governi di questi ultimi anni, da quando e' stato avviato il processo di privatizzazione che, se non e' anche liberalizzazione, porta a questi risultati. Quando il capitale dei maggiori attori e' in parte privato (pool dell'Unione Petrolifera) e in parte pubblico (Agip-Ip), viene a mancare quel gioco di domanda e offerta che crea competizione, con assenza di diminuzione dei prezzi e aumento della qualita': l'Agip-Ip e' dello Stato, detiene il 50% del mercato ed e' lo stesso Stato che fa le regole, a cui gli altri -associati non a caso nel pool dell'UP- sono costretti ad attenersi. Non e' un caso, infatti, che il presidente dell'UP, De Vita, non ha problemi a negare l'evidenza quando, alle accuse di prezzi che fanno solo gli interessi dei petrolieri, risponde che questi prezzi scendono con le stesse logiche di quando salgono.
L'anomalia, quindi, e' che al monopolio si e' sostituito il duopolio, che, visti i risultati sui prezzi al consumo, e' anche peggio del monopolio precedente. Il gioco e' truccato, i bari sono noti, cosi' come gli speculatori.
L'unico che potrebbe intervenire sarebbe l'Antitrust, ma, piu' volte stimolato, ha risposto con silenzio tombale. Nell'attesa, c'e' solo da sperare in uno di quei colpi di reni a cui ci ha abituato il ministro del Tesoro Giuliano Amato, ma non -come spesso fa- limitandosi alla parola e alla vis polemica, ma facendo seguire i fatti.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS