testata ADUC
CLASS ACTION, RAZZA PADRONA E PIDOCCHI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
23 novembre 2007 0:00
 

Firenze, 23 Novembre 2007. Con un editoriale di Emma Marcegaglia oggi in prima pagina del quotidiano "IlSole24Ore" e la spedizione di un loro dossier a Montecitorio, la Confindustria ha esplicitato quelli che sono i correttivi che dovrebbero essere fatti per la class action. Gia' l'emendamento Manzione-Bordon approvato al Senato e' una bufala e un vero e proprio piacere ai grandi gruppi industriali e alla loro principale associazione... ma questo non basta, perche' Confindustria vuole proprio dimostrare di essere la razza padrona, cioe' quelli che comandano e dettano legge in materia di produzione e servizi. Per farlo, sono talmente infoiati che non si rendono conto di essere ridicoli. Vediamo perche'. Le richieste di modifica sono sette:
1-2 (le hanno differenziate ma sono sostanzialmente la medesima cosa): 1 - inserire un tentativo obbligatorio di preventiva conciliazione stragiudiziale, per valorizzare gli esistenti canali di composizione stragiudiziale delle controversie e limitare gli oneri sul sistema giudiziario; 2 - introdurre un filtro preventivo, ossia un precedente vaglio di ammissibilita' del giudice, sul modello di quanto previsto in molti ordinamenti esteri, per evitare azioni pretestuose o ingiustificate.
Parole al vento, perche' un filtro c'e' gia' per tutte le controversie: se il giudice ritiene matura la causa per la decisione, anche senza particolari mezzi di prova, puo' rimettere le parti al collegio. Inoltre, un ulteriore filtro per le cause collettive, solleverebbe un problema di incostituzionalita'.
3: ampliare il novero dei soggetti contro cui e' possibile esperire le azioni collettive in modo da ricomprendervi anche la pubblica amministrazione.
Della serie: "Confindustria 2 la vendetta". Perche' solo io industriale devo subire queste cause e non anche tu Stato? Poco interessa a Confindustria che la "class" che in questo caso potrebbe intentare la causa non sarebbe piu' tale, ma tutti i contribuenti, cioe' tutti cittadini -quindi lo Stato- che farebbero causa a se stessi... ma queste forse sono sottigliezze difficile per la razza padrona che si tiene -giustamente- i propri utili ma socializza le proprie perdite.
4: eliminare la norma che prevede la nullita' dei contratti per adesione stipulati nel periodo di diffusione di una pubblicita' ingannevole, senza alcuna verifica del danno effettivamente subito dai contribuenti.
L'unica cosa positiva -a nostro avviso- dell'emendamento Manzione-Bordon, mediato anche dalla nostra pdl (1), che tutela i danneggiati dal perpetuarsi di politiche commerciali truffaldine e che -questo si'- impedirebbe il ricorso alla giustizia (e relativo affollamento giudiziario) di chi comunque ha subito un danno.
5: vietare il patto di quota lite (la pattuizione di compensi parametrati alle somme ottenute a titolo di restituzione o risarcimento), onde evitare le distorsione ben note in Usa.
A parte che queste famose distorsioni "ben note" in Usa sono tutte da dimostrare, il danneggiato resterebbe col cerino in mano del solo rimborso del maltolto. E' come se Confindustria dicesse: ho sbagliato, ti rido' il maltolto ma non devo pagare col mio patrimonio per aver orchestrato la truffa. La giustizia, per la razza padrona, non deve essere uguale per tutti.
6: eliminare la condanna al pagamento delle spese giudiziali a carico del solo convenuto, in ipotesi di sua soccombenza, anche parziale.
Secondo Confindustria chi truffa deve solo restituire il maltolto e le spese per farlo dovrebbe anche accollarsele il truffato. Giustizia, per l'appunto, da razza padrona.
7: prevedere l'applicazione dell'istituto a fatti verificatisi dopo l'entrata in vigore della legge.
Un colpo di spugna sul passato e l'ammissione di essere stati in prima linea nel truffare. Ma Montezemolo non era contrario ai condoni, che sono la negazione dello Stato di diritto? O questo vale solo per gli altri e non per se'?

Alla razza padrona, purtroppo, fa coro la pletora delle associazioni pagate dallo Stato (Cncu) che, per fare muro a questa razza non trovano di meglio che fare i pidocchi, cioe' difendere totalmente l'emendamento Manzione-Bordon, tronfi del loro corporativismo finalmente premiato nell'avere piu' diritti del comune cittadino (che non puo' promuovere class action) pur violando l'art.24 della Costituzione. Non solo, ma facendo finta che, rispetto agli abituali tre gradi di giudizio di una causa civile, i sette gradi previsti dalla loro class action siano una conquista civile, di trasparenza e praticabilita' della giustizia.
Crediamo sia opportuna una forte iniziativa alla Camera per emendare il testo approvato (nei prossimi giorni faremo depositare vari emendamenti) o stralciarlo e affrontare la questione coi piedi per terra.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

(1) clicca qui
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS