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CONDONO E IPOCRISIE
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Comunicato 
3 novembre 2000 0:00
 


LE LACRIME DI COCCODRILLO DEI GOVERNANTI E CONDONATORI/DEROGATORI PERPETUI Firenze, 3 Novembre 2000. Il condono siciliano sta diventando una sorta di banco di prova di pro e contro il Governo, e uno strumento di mera campagna elettorale, stracciando diritto e piangendo lacrime di coccodrillo.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
I condoni, nell'amministrazione italiana, sono come le guerre: ci sono quelle giuste (quelle che uno fa contro gli altri), e quelle sbagliate (quelle che gli altri ti fanno contro). E come per le guerre, anche per l'affermazione della giustezza di questo o quell'altro condono, si e' disposti a dissanguarsi e a scendere in armi (materiali o della politica, poco cambia).
I governanti che tuonano contro il condono in Sicilia, sono gli stessi che hanno costellato il nostro Stivale di condoni a raffica: edilizi, fiscali, tributari, etc … E su cui hanno costruito le loro fortune politiche a discapito del buon diritto e della certezza dello stesso che, per il contribuente medio, viene a mancare totalmente, alimentando cultura e pratica dell'illegalita'; "chi me lo fa fare ad essere in regola oggi … tanto, prima o poi, ci sara' un condono" e' il ragionamento dell'italiano medio di fronte alla possibilita' di trarre vantaggio da un comportamento o da un'azione illecita.
Noi continuiamo a scandalizzarci, anche per questa storia siciliana. Ma non siamo disposti a metterci nel coro di tutti coloro che di condoni, deroghe e alchimie simili, ne hanno fatto virtu' amministrativa e governo della cosa pubblica.
Le uniche voci credibili sono quelle di buona parte delle associazioni ambientaliste, che -almeno nel settore edilizio- non hanno venduto le loro politiche. Ma questo non scalfigge questa brutta corsa alla denuncia dello scandalo da chi vive e perpetua situazioni scandalose.
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