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CORPORAZIONE DELLE GUIDE TURISTICHE
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Comunicato 
6 maggio 2001 0:00
 


COME SOFFOCARE CULTURA E COMUNICAZIONE

Firenze, 6 Maggio 2001. La notizia non e' nuova, ma ogni volta che emerge, mette in luce il ridicolo e preoccupante sistema di organizzazione dei servizi, e quindi i riflessi sulla qualita' degli stessi verso gli utenti. Stiamo parlando della denuncia che alcune guide turistiche senesi hanno fatto ad un professore di storia dell'arte dell'Universita' della stessa citta', reo di aver portato i suoi studenti in giro spiegando loro le bellezze artistiche della citta' del cuore della Toscana, e quindi di aver abusivamente esercitato la professione di guida turistica.
Evidentemente la Toscana si presta -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- ad essere terra delle corporazioni delle arti e mestieri, perche' gia' alcuni anni fa evidenziammo l'incongruita' di una simile denuncia ad opera di guide turistiche, quella volta di Firenze, contro un gruppo di turisti stranieri dove, uno di loro meglio informato e appassionato, si prestava a spiegare agli amici le bellezze della cupola del Brunelleschi e del Perseo del Cellini.
Speravamo di aver ben evidenziato che la difesa del posto di lavoro da parte delle guide turistiche non poteva scadere nell'annientamento dell'istruzione e della cultura individuale, nonche' nella capacita' di saperle comunicare, ma probabilmente cosi' non e' stato. Probabilmente abbiamo sopravvalutato o la nostra capacita' di comunicazione o quella dell'intelligenza delle guide. Poco importa, perche', di fatto, a Siena e' successo quel che e' successo.
Ci viene il brivido a pensare che, ogni volta che in un angolo di strada qualcuno si ferma a chiederci un'informazione sull'ubicazione di questa o quell'altra bellezza artistica, dobbiamo fare attenzione a non esagerare nelle spiegazioni, perche' potrebbero volersene i vigili urbani (preposti alla bisogna particolarmente nelle citta' turistiche), o, peggio, se l'informazione ci viene chiesta in una lingua diversa dall'italiano e magari abbiamo la capacita' di rispondere in inglese o francese, e per questo il turista straniero -sentendosi a suo agio- si sofferma maggiormente nel chiederci spiegazioni .. potrebbero rivalersene i corporati dell'ordine dei traduttori.
Ed io che l'altro giorno ho consigliato ad un amico un nuovo farmaco contro il mal di denti e questi e' andato di corsa in farmacia a comprarlo? Saro' denunciato da un gruppo di medici o farmacisti, o forse no, perche', a differenza delle guide turistiche, il SSN e' gratuitamente elargito ad ognuno dallo Stato?
Potremmo continuare a iosa con esempi del genere, ma ci fermiamo, perche', oltre all'auto-commento che l'episodio senese sprigiona da se', ci sentiamo solo di aggiungere che la nostra convinzione che tutte le arti, mestieri e professioni che per esser tali hanno bisogno del lasciapassare della specifica corporazione (spacciata per ordine o associazione di categoria poco importa), portano al baratro dell'annientamento delle liberta' degli individui, e quindi alla distruzione del mercato, nonche' all'appiattimento verso il basso della qualita' e della quantita' dei servizi offerti.
Chissa' se nella mitica riforma delle professioni che giace da anni nei cassetti e nei parlatoi dei Transatlantici istituzionali, tengono conto anche di questi episodi e degenerazioni, che' pur nella loro semplicita' e apparente marginalita', sono il nucleo della vita di tutti i gironi.
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