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CORTE DEI CONTI LORO
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Comunicato 
25 agosto 2000 0:00
 


SCELTO IL NUOVO PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI: SI E' RINNOVATA LA LITANIA DEI CONTROLLATI CHE SCELGONO I CONTROLLORI. E NOI PAGHIAMO …..

Firenze, 25 Agosto 2000. Il Consiglio dei ministri ha scelto chi sara' il prossimo presidente della Corte dei Conti. Francesco Staderini siedera' sullo scranno che era vacante dalle fine del mese di luglio. La legge prevede che sia nominato tra i componenti della Corte stessa con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa delibera del Consiglio stesso e sentito il parere della Corte dei Conti. Il Consiglio dei ministri ha deliberato all'unanimita'.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' proprio il caso di dire che si sono nominati il presidente della "Corte dei conti loro", non quella di tutti noi amministrati, con l'aggravante che i "conti loro" sono fatti con i nostri soldi, prelevati dalla nostra sudditanza alle politiche salasso del Fisco.
La Corte dei Conti e' un organo costituzionale molto delicato e importante: esercita il controllo preventivo di legittimita' sugli atti del Governo e quello successivo sulla gestione del Bilancio dello Stato, e partecipa al controllo sulla gestione finanziaria degli enti. Non solo ma la Costituzione assicura la sua indipendenza, e dei suoi componenti, di fronte al Governo, prevedendo un diretto collegamento tra lei il Parlamento, dove riferisce i risultati dei suoi riscontri. Ebbene, durante il Governo Mussolini negli anni '930 fu stabilito che il suo presidente fosse nominato direttamente dal Governo, e si capisce visto il regime di quel Governo, ma oggi, in democrazia conclamata, cosa si e' fatto per evitare che il controllore per eccellenza dello Stato fosse nominato dal suo controllato? Niente, perche' il meccanismo della nuova norma e' solo alchemico, perche' -come per l'appunto e' avvenuto oggi- a nominare il Presidente ci ha pensato il Governo.
Siamo in presenza della piu' grossa violazione dei minimi principi di una comunita' democratica fondata sulla separazione dei poteri. Questo mese che ci ha separati dalla precedente presidenza poteva essere la buona occasione per aggiustare questo gap e dare un forte segnale agli amministrati, ma si e' preferito non farlo e continuare imperterriti nell'opera di costruzione del muro di chiusura e sfiducia verso tutti gli amministrati.
Come potremo continuare a credere a cio' che la Corte dei Conti ci raccontera' sulla correttezza dell'attivita' finanziaria dello Stato? Ne mancano i presupposti. E noi paghiamo …..
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