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DICHIARAZIONE PER DONAZIONE DI ORGANI
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Comunicato 
2 maggio 2000 0:00
 

IN MANCANZA DI DECRETI ATTUATIVI, E' UNA INIZIATIVA INUTILE, PREDISPOSTA ANCHE CON IGNORANZA DELLA LOGICA DELLA LINGUA ITALIANA.

Firenze, 2 Maggio 2000. Stanno arrivando a casa, insieme al certificato elettorale per il referendum del 21 Maggio, dei fogliettini del ministero della Sanita', per la "dichiarazione di volonta' sulla donazione di organi e tessuti".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' passato poco piu' di un anno da quando fu approvata la legge sui trapianti d'organo (16 aprile 1999), e tutte le scadenze per l'emanazione dei decreti attuativi, sono state tranquillamente sforate. Entro 16 Maggio 1999 dovevano essere emanate le modalita' per la certificazione di qualita' e sicurezza degli organi nei casi di importazione ed esportazione. Entro il 16 giugno 1999 dovevano essere emanante le modalita' di certificazione di idoneita' degli organi al trapianto; e sempre per la stessa data le modalita' attraverso cui i cittadini dovevano esprimere il consenso alla donazione. Entro il 16 luglio 1999 doveva essere emanato il regolamento del sistema informativo dei trapianti; e per la stessa data doveva essere individuato il bacino di utenza minimo nei centri regionali e interregionali dei trapianti. Infine -senza scadenza entro cui farlo- dovevano essere individuati criteri e modalita' per le strutture idonee ai trapianti. Per ora ci dobbiamo accontentare della Consulta tecnica e del Centro nazionale trapianti, a cui e' affidato il coordinamento delle attivita' di prelievo e trapianto, che dovrebbe accelerare l'approvazione dei decreti attuativi.
Intanto, cosa succede? "Tiriamo a campa'" e' l'espressione giusta, grazie al foglietto che dovrebbe evitare quel silenzio/assenso al trapianto, introdotto violando il piu' comune buon senso.
Il foglietto/tesserina e' stato compilato da chi, probabilmente, non conosce il significato e l'uso delle parole messe una di seguito all'altra. Dopo l'elenco dei dati anagrafici e fiscali c'e' una scritta che recita "dichiaro di voler donare i miei organi e tessuti dopo la morte a scopo di trapianto", e quindi due quadratini, dove nel primo a sinistra c'e' la scritta "SI", e nel secondo a destra la scritta "NO", entrambi con sotto lo spazio per apporvi una firma. Ci domandiamo che significato abbia dire "dichiaro di voler donare i miei organi e tessuti ….. " se dopo si deve sbarrare il quadratino "SI" o quello "NO"; per noi significa che chi ha concepito e realizzato questo tesserino e' ignorante della lingua e della logica.
Ci si consenta una battuta. Sara' per questo che i vecchi ministri della Sanita' e della Pubblica Istruzione non sono stati confermati nel nuovo Governo Amato, perche' quando le discipline da loro governate si incontravano provocavano questi disastri?
Premesso questo, non si capisce a cosa serva questo tesserino. Un'autodichiarazione che alcun medico potra' utilizzare allo scopo. Per darle valore il ministero dice che e' preparato per ottemperare a quanto previsto dall'art.23 della legge; invece e' solo un'interpretazione del ministero, perche' il decreto attuativo con le modalita' per esprimere consenso alla donazione ad oggi non c'e'. Quando i sanitari si troveranno di fronte ad un potenziale donatore con in tasca questo tesserino, che faranno? Quello che fanno oggi: in assenza di esplicita dichiarazione depositata alla Asl, vigera' l'infame silenzio/assenso.
Ma, allora, a cosa e' servita la spedizione di questo fogliettino con nel frontespizio la scritta "una …. scelta consapevole"? Crediamo che, oltre alla propaganda di ignoranza, inefficienza e inutilita' dell'agire del ministero, sia servita a dilapidare un po' di soldi del pubblico Erario.
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