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DIRITTO D'AUTORE
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Comunicato 
6 febbraio 2001 0:00
 


IL PARLAMENTO EUROPEO VOTA NORME OPPOSTE ALLA LEGGE ITALIANA.
SIAMO SICURI CHE L'OBBLIGO DELLA SIAE SERVA ALLA CRESCITA DI TUTTI E NON SOLO AD ALIMENTARE UN INUTILE CARROZZONE? Firenze, 6 Febbraio 2001. Il Parlamento europeo ha dato il suo placet per una direttiva sul diritto d'autore, concepita con l'intento di armonizzare le varie legislazioni nazionali, e che gia' il prossimo 14 febbraio potrebbe essere approvata in via definitiva.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Cio' che colpisce, ad una prima e provvisoria lettura, sono le differenze con la legge italiana approvata lo scorso mese di luglio, li' dove stabilisce che le opere protette devono essere tutelate nella loro distribuzione, a meno che non sia per un uso privato; intendendo anche le riproduzione online fatte da persone fisiche o associazioni no-profit per usi sempre non commerciali.
La legge italiana vieta alcun uso di opere dell'ingegno se non pagando quelle tasse che, eufemisticamente, vengono chiamate diritto d'autore, ma che si limitano ad essere un balzello (bollino) da versare alla Siae per qualunque opera in circolazione.
Una evidente differenza che rilancia l'assurdita' della legge italiana, che, oltre a mantenere gli editori coi soldi delle fotocopie degli studenti, ha trovato nuovi canali di finanziamento per il carrozzone Siae.
Ci chiediamo cosa succedera' a questo punto, sempre che il voto del Parlamento di Strasburgo si trasformi in direttiva e non trovi i tradizionali ostacoli nazionali prima di arrivare a destinazione.
Per carita', niente di rivoluzionario rispetto all'assurdita' stessa dell'obbligo al diritto d'autore, ma questa potenziale direttiva dovrebbe quantomeno far riflettere il nostro legislatore su cosa significhi liberta' di circolazione delle idee e dei loro prodotti, ai fini soprattutto della crescita e dell'evoluzione di tutti i cittadini.
La domanda che ci poniamo e' la seguente: puo' un'opera dell'ingegno essere frustrata nella sua portata innovativa solo perche' la si obbliga ad essere, in teoria, un guadagno per il suo autore? Perche' la Siae deve essere un obbligo? E il voto del Parlamento europeo ci conforta sul fatto che non siamo dei matti visionari di liberta' impossibili, ma che le strade esistono e vanno sperimentate.
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